Appello dall’acciaieria di Azovstal: abbiamo le ore contate. Nuovo ultimatum russo: resa entro le 13

20 Apr 2022 8:34 - di Luisa Perri
Azovstal

Dall’acciaieria Azovstal di Mariupol arriva il disperato appello degli ultimi difensori della città ucraina assediata dalle forze russe. Le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria stanno vivendo “gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno”. Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: “Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo”.

Ultimatum di Mosca: “Depongano le armi entro le 14”

Il ministero della Difesa russo ha dato proprio oggi ai combattenti ucraini, che si trovano asserragliati nel complesso industriale Azovstal della città portuale assediata di Mariupol, un nuovo ultimatum per la resa. “Le forze armate russe, sulla base di esclusivi principi umanitari, propongono ancora una volta che i combattenti dei battaglioni nazionalisti e dei mercenari stranieri cessino le loro operazioni militari dalle 14:00 ora di Mosca (le 13 in Italia, ndr) il 20 aprile e depongano le armi”, ha affermato il ministero della Difesa russo. Non un solo soldato ucraino ha accettato la stessa offerta nella giornata di ieri, ha affermato il ministero in una nota.

Da Mosca arriva un no anche alle trattative umanitarie. Gli appelli alla Russia di accettare una tregua umanitaria in Ucraina “non sono sinceri. Puntano solo a far arrivare agli ucraini più droni, più missili anticarro e altri armi”. Lo ha detto il vice rappresentante di Mosca all’Onu, Dmitry Polyansky, dopo che il segretario generale Antonio Guterres aveva chiesto quattro giorni di tregua in occasione della Pasqua ortodossa.

La comunicazione delle forze russe: radere al suolo Azovstal

Sul fronte bellico, l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento registra i movimenti delle truppe russe. Mosca continua rafforzare la sua presenza nelle regioni orientali ucraine e ad intensificare gli attacchi sul Donbass. Secondo l’intelligence Gb è probabile che il numero degli attacchi aerei nel Nord dell’Ucraina resti limitato. E questo dopo il ritiro delle truppe di Mosca dalla regione di Kiev. Tuttavia c’è ancora il rischio di attacchi di precisione contro obiettivi prioritari in tutto il Paese. Gli attacchi russi alle città ucraine mostrano l’intenzione delle truppe di Mosca di cercare di interrompere il movimento dei rinforzi e delle armi ucraine nelle regioni orientali.

Tra le indiscrezioni dell’intelligence, allarmante quanto riferito dal servizio di sicurezza ucraino. In una intercettazione delle comunicazioni di un comandante dell’unità di terra russa, la comunicazione è chiara: gli aerei russi stanno pianificando di “radere al suolo” tutta la zona attorno all’acciaieria Azovstal.

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