Como, attacchi alle ville di Vladimir Soloviev, il reporter amico di Putin che nega la strage a Bucha (video)

7 Apr 2022 9:45 - di Luciana Delli Colli
vladimir soloviev

Prima l’incendio nella villa di Menaggio. Poi le scritte “killer” e la piscina riempita di vernice rossa in quella di Pianello del Lario, poco più a sud. Ieri le proprietà sul lago di Como del presentatore tv russo, Vladimir Soloviev, sostenitore della tesi della messinscena per i massacri di Bucha e considerato vicinissimo a Putin, sono state oggetto di un duplice attacco. Entrambe le ville sono sotto sequestro per effetto delle sanzioni.

Gli attacchi alle ville di Vladimir Soloviev

La villa di Menaggio, che sorge nella frazione di Loveno, ha subito un attacco incendiario. Intorno alle 6.30 del mattino un residente ha dato l’allarme vendendo le fiamme. I vigili del fuoco, intervenuti insieme ai carabinieri, hanno trovato alcuni pneumatici infiammati. Non ci sono stati feriti e la proprietà, che è in ristrutturazione, non ha subito particolari danni. «Le pareti non sono nemmeno intonacate, non ci sono impianti, né mobili. All’interno poi è tutto cemento. Quindi una volta spenti gli pneumatici, l’incendio si è esaurito, perché non c’era nulla che potesse bruciare», ha spiegato il sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari, che si è detto convinto che il tentativo di incendio sia opera di qualcuno venuto da fuori. Più tardi, poi, si è avuta notizia dell’imbrattamento della villa di Pianello del Lario. Sul cancello della casa è stato scritto in rosso «Killer» e «war» e la grande piscina è stata riempita di vernice rossa.

Il sindaco di Menaggio: «Dispiace diventare famosi così»

«Cose del genere dispiacciono per la nostra comunità: siamo diventati famosi nostro malgrado per una cosa che comunque non ci appartiene», ha detto ancora Spaggiari, riferendo che con Soloviev «non c’erano rapporti». «Non era il Clooney della situazione. Pur essendo una star in Russia, nel mondo occidentale non era conosciuto ai più: il 95% della gente ha saputo chi fosse questo Soloviev solo nel momento in cui è scoppiata la guerra e sono partite le sanzioni».

 

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