Ucraina, Meloni: «La sinistra ha capito ora la differenza tra rifugiati veri e migranti economici»

2 Mar 2022 13:47 - di Giovanna Taormina
Meloni

«È ora di chiamare le cose con il loro nome: riconoscere lo status di rifugiato a chi fugge realmente dalla guerra, approfittando per rimpatriare chi rifugiato non è. Le immagini di queste ore riusciranno finalmente a far comprendere alla sinistra la differenza tra “migranti economici” e rifugiati veri?». Giorgia Meloni lo scrive in un post su Facebook dal titolo “La differenza vera tra rifugiati e clandestini spiegata alla sinistra”.  La leader di Fratelli d’Italia pubblica anche uno stralcio dell’intervento di ieri alla Camera durante le comunicazioni sulla guerra in Ucraina.

Meloni: «Lavoratori onesti gli ucraini che vivono in Italia»

«Dare accoglienza ad una comunità che in Italia vede molte persone integrate, rispettose delle nostre regole. Lavoratori onesti gli ucraini che sono qui in Italia», sottolinea la leader di Fratelli d’Italia. Che poi aggiunge: «Quando la sinistra aveva un’identità li avrebbe definiti così. Oggi li definiscono camerieri e badanti. E lo dico con rispetto della categoria dei camerieri. Ho visto molti più camerieri tra certi giornalisti che in tutto il popolo ucraino».

«Quando c’è una guerra a scappare sono donne e bambini»

«Quando c’è una guerra a scappare sono le donne e i bambini e tendenzialmente gli uomini restano a combattere». E poi l’attacco. «Qui per anni – fa notare Giorgia Meloni – c’è stato raccontato che c’era il dramma dei profughi di fronte a immagini di barconi pieni di uomini soli in età da lavoro. Le immagini di queste ore sono un macigno su certe menzogne. E guarda caso di fronte a una distinzione netta tra rifugiati e migranti economici quali sono le prime nazioni che prestano assistenza? I cattivissimi Paesi dell’Est: primi fra tutti Polonia e Ungheria, minacciati insultati per anni dalla sinistra, dalla Commissione europea, dai media mainstream. Se ci fosse un po’ di onestà intellettuale anche in quest’aula qualcuno dovrebbe ravvedersi».

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