Ucciso “il Cannibale” russo Sergei Mashkin, l’incubo dei soldati ucraini: lottava per la liberazione del Donbass
L’esercito di Kiev ha ucciso il comandante della compagnia di ricognizione delle milizie di Donetsk, Sergei Mashkin, noto come ”il cannibale”. Lo rende noto il gruppo operativo-tattico ‘Skhid’, secondo cui ci sarebbe certezza della morte di uno dei comandanti più temuti dalle forze di resistenza ucraina presenti nel Donbass, per la cui indipendenza si batteva. La conferma è arrivata anche dagli stessi separatisti di Donetsk. Sulla pagina Facebook Novorossija, gestita da molti combattenti del Donbass, è stato scritto un lungo post in cui vengono elogiate le qualità in battaglia del comandante.
Chi era Sergei Mashkin, il “Cannibale” russo
I toni usati dai militari del gruppo Novorossija sono epici nella descrizione delle azioni militari del “Cannibal”. “Avanzando sulla località distrusse personalmente il carro armato nemico e il calcolo del cannone anticarro MT-12, che garantiva l’avanzata dei nostri gruppi d’assalto. Feriti, trascurando il pericolo, la battaglia continuò, gli esploratori al comando di Mashkin assicurarono la completa liberazione del villaggio di Volodarskoye dai nazisti ucraini, causando loro ingenti danni alla manodopera e alle attrezzature”. Ed ancora: “Partecipando a battaglie offensive dal 24 febbraio 2022 dell’anno per liberare la regione di Donetsk dai nazisti ucraini, mostrò eccezionale eroismo e coraggio, che, insieme alla sua abilità militare e capacità di ispirare il personale a lui subordinato ad azioni eroiche, assicurarono il successo delle azioni del reggimento”.
“Sergei è morto per le ferite che ha ricevuto, dirigendo le azioni dei suoi esploratori fino alla fine e adempiendo al compito”, conclude il necrologio dei separatisti del Donbass.
Mosca ieri ha confermato la morte del vice comandante della Flotta del Mar Nero, Andrey Paly, rimasto ucciso in combattimento nella regione di Mariupol. Cinquantuno anni, Paly era nato a Kiev e stava per essere promosso contrammiraglio dall’esercito di Putin.