Di Maio va da Fazio e fa la faccia feroce a Putin: “Lo piegheremo con nuove sanzioni fino a quando cederà”

21 Mar 2022 9:16 - di Robert Perdicchi

Fa la faccia feroce, Luigi Di Maio, in collegamento con Fabio Fazio, dopo aver usato, nei giorni scorsi, parole durissime nei confronti di Putin definito “un animale“. Stavolta il ministro degli Esteri non trascende in insulti ma si attribuisce un ruolo, sul palcoscenico internazionale, che purtroppo l’Italia non ha. “Quella della Russia contro l’Ucraina è la guerra di Putin, del governo russo. Noi continueremo a indebolirlo con sempre più sanzioni finché non si sarà fermato, finché non gli ridurremo i soldi che gli servono per finanziare questa guerra”. ha detto Di Maio intervenendo a ‘Che tempo che fa’ su Rai Tre.

Di Maio il cattivo che vuole fare i negoziati con Putin

”Ci sono negoziati in corso per un accordo di pace” in Ucraina, ”ma prima di raggiungerlo dobbiamo lavorare a tregue umanitarie localizzate sul campo – ha detto Di Maio – E domani l’Italia, al consiglio dei ministri degli Affari esteri della Ue, chiederà di stabilire un tavolo permanente con la Croce Rossa e l’Unhcr, i presupposti per stabilire delle tregue localizzate prendendo anche il modello di Sumy o Mariupol, dove sono state portate via migliaia di persone e portare dentro aiuti umanitari”. ”Dobbiamo riuscire in questa impresa perché non abbiamo tempo di aspettare accordi di pace’‘, ha sottolineato, e ”la priorità deve essere data alle aree dove ci sono gli orfanotrofi. Da lì dobbiamo cominciare sotto una iniziativa della Ue che può riuscire”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che interverrà il 22 marzo in Parlamento ”verrà accolto a braccia aperte dalle nostre istituzioni democratiche. Sono stato a Kiev una settima prima dell’attacco russo, ho incontrato tanti cittadini ucraini che guardavano a Ue come al loro sogno per il futuro”, ha aggiunto Di Maio.

”Quel popolo è già un popolo europeo che ha ambizione di entrare nella nostra famiglia europea. Non dobbiamo negare quella speranza, ne hanno tutto il diritto, e questo spaventa Putin perché quel popolo sta guardando al nostro modello libero e democratico dove la propaganda non può prendere assolutamente piede”, ha aggiunto.

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