Negoziati, al via il nuovo round tra Ucraina e Russia. Kiev: «Difficili, ma Mosca è più costruttiva»

14 Mar 2022 12:41 - di Agnese Russo
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«Pace, un cessate il fuoco immediato e il ritiro di tutte le truppe russe». Sono le richieste con cui l’Ucraina si è seduta al tavolo del quarto round di negoziati con la Russia, che si tiene oggi in modalità online. A comunicarle in apertura dei lavori è stato Mikhailo Podolyak, il principale negoziatore di Kiev e consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Solo dopo questo possiamo parlare di relazioni regionali e di differenze politiche», ha scritto Podolyak su Twitter, sottolineando che «le parti esprimono attivamente le proprie posizioni specifiche: le comunicazioni vengono mantenute in piedi, ma è difficile».

Il negoziatore ucraino: «La Russia s’illude che la violenza sia la strada giusta»

È necessario, ha quindi sottolineato il negoziatore ucraino, «un dialogo libero». Per Podolyak «alla base della discordia ci sono i sistemi politici troppo diversi. L’Ucraina è per la libertà di dialogo all’interno della società e del consenso, la Russia invece soffoca la propria società con degli ultimatum». In un altro tweet il consigliere di Zelensky aveva sottolineato che «sebbene la Russia si renda conto dell’assurdità delle sue azioni aggressive si illude ancora che 19 giorni di violenza contro città pacifiche dell’Ucraina siano la strategia giusta».

Ma Kiev vede passi in avanti nei negoziati

Cinonostante, secondo quanto riferito dal vicecapo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, Ihor Zhovkva, nei negoziati vi sarebbero dei progressi e la posizione di Mosca sarebbe più costruttiva ora di quanto non lo fosse in precedenza. «Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di arrendersi, ora sembrano avviare negoziati costruttivi», ha detto Zhovkva al canale della Bbc Radio 4. Venerdì, incontrando il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, anche Putin aveva parlato di «alcuni sviluppi positivi» nei negoziati.

Lavrov: «Basta minacce alla Russia»

In giornata sul tema è tornato anche il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che ha incontrato a il collega del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. «Abbiamo parlato dell’attenzione alla creazione di corridoi umanitari» in Ucraina, ha riferito Lavrov, aggiungendo che «dal territorio ucraino non deve più arrivare alcuna minaccia per la Russia». «Le tradizioni, la cultura e la lingua russe non devono essere in alcun modo sottoposte a discriminazioni sul territorio ucraino», ha aggiunto Lavrov, durante una conferenza stampa con Al-Thani, nella quale è tornato anche a a parlare di «neonazisti» in Ucraina.

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