Missione russa in Italia, Rampelli: «Chiarire il perimetro degli accordi tra Conte e Putin»

31 Mar 2022 19:52 - di Redazione
Rampelli

«Seppur schiacciata dalle cronache della guerra, la storia del presunto spionaggio della missione russa in Italia, attraverso il “cavallo di Troia” degli aiuti umanitari, prosegue arricchendosi di particolari sempre più inquietanti». È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

Rampelli: «Chiarire il perimetro degli accordi tra Conte e Putin»

«Se da parte della nostra struttura militare c’è stata la contrarietà a operazioni arbitrarie e disinvolte quasi a conferma della bizzarria delle richieste da parte dell’apparato russo, è tuttavia indispensabile chiarire – prosegue Rampelli – quali sia stato il perimetro degli accordi presi tra il presidente Conte e il presidente Putin. Se è vero per esempio che ci sia stata la volontà ad avvicinarsi alle aree sensibili della nostra aviazione una nel bresciano, e l’altra ad Amendola in Puglia, dove c’è l’aeroporto militare con gli F35, punta d’eccellenza avanzata della nostra tecnologia».

E poi ancora. «Che la Russia – conclude il vicepresidente della Camera dei deputati – avesse già propositi ostili verso l’Occidente e stesse cercando elementi attraverso le missioni umanitarie per spiare la nostra difesa? Il dubbio non può restare in sospeso».

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