L’emergenza chiama, Bertolaso risponde: di nuovo in campo per l’accoglienza dei profughi ucraini in Lombardia

10 Mar 2022 9:56 - di Martino Della Costa
Bertolaso

Bertolaso di nuovo in campo. E ancora una volta in prima linea in Lombardia. Dopo l’organizzazione della campagna vaccinale per l’emergenza Covid, l’ex capo della Protezione Civile ha assunto il delicato compito di gestire soccorsi e assistenza ai profughi in arrivo dalle città martoriate dalla guerra che i russi hanno dichiarato al popolo di Zelensky. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha costituito il Comitato esecutivo per l’emergenza in atto in Ucraina. E il coordinatore della struttura, nominato in qualità di consulente del presidente, è proprio Guido Bertolaso. Del team fanno parte poi Roberto Laffi (direttore generale Territorio e Protezione civile). Giovanni Pavesi (direttore generale Welfare). Claudia Moneta (direttore generale Famiglia e Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità). E Aberto Zoli (direttore generale Areu).

Bertolaso di nuovo in campo: stavolta si occuperà dei profughi ucraini

Dunque, ancora una volta serve qualcuno capace di organizzare il campo. Le strutture. Le procedure e gli uomini, in grado di affrontare e gestire al meglio la situazione emergenziale per eccellenza: una guerra e tutte le sue conseguenze. E ancora una volta la persona idonea ad affrontare la delicata gestione degli eventi e delle drammatiche problematiche connesse che presidente della Regione, Attilio Fontana, e la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, hanno identificato è Guido Bertolaso. Perché se è vero che il governo ha dichiarato e manifestato la disponibilità ad accogliere più persone possibile in fuga dalla guerra, è altrettanto evidente che gli addetti ai lavori devono predisporre l’azione sul campo.

La Regione Lombardia istituisce un comitato per l’emergenza con Bertolaso coordinatore

A partire, allora, dalla decodificazione e traduzione concreta di norme e provvedimenti dell’esecutivo farraginose. Indicazioni a cui Bertolaso ha già dimostrato – e non solo sul fronte dell’emergenzialità sanitaria – di saper fornire risposte esaurienti. Ecco perché, come ricorda tra gli altri Libero in queste opere, «Bertolaso, in pratica, non dovrà coordinare solo le azioni della Regione, ma dovrà mettere in rete tutte le iniziative dei comuni della Lombardia, in modo da evitare sovrapposizioni e inutili sprechi». Pertanto, nel presentare schema e modalità d’intervento, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato: «Per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina, in conseguenza della grave crisi internazionale in atto, abbiamo deciso di costituire questo comitato».

Per i profughi, accoglienza e assistenza sanitaria, immediate e gratuite

E ancora: «Uno strumento che contribuirà ad affrontare – spiega il presidente di Regione – sulla base dell’ordinanza del governo, quanto necessario per le azioni e le attività da mettere in campo durante la crisi. Ciò – continua – avverrà in costante raccordo con il governo. A partire dalla Protezione civile nazionale». Concludendo, infine, con il ringraziare «chi opererà all’interno di questa struttura» e il rinnovare l’«appello alla solidarietà e alla vicinanza nei confronti di chi fugge dalla guerra». Ai profughi in arrivo, allora, il Pirellone – attraverso l’operato di Bertolaso – garantisce accoglienza e assistenza sanitaria, immediate e gratuite.

Bertolaso in azione, tra profughi in fuga dalla guerra e emergenza sanitaria

In particolare, naturalmente, a tutti i coloro che abbiano necessità sanitarie per patologie acute o croniche. Entro 48 ore dall’ingresso in Italia, tutti dovranno effettuare un tampone nasofaringeo contro il Covid. In caso di esito negativo, per i maggiori di 6 anni, sarà obbligatorio indossare una mascherina FFP2 per 5 giorni. Nell’eventualità di un responso positivo, invece, si applicherà l’isolamento obbligatorio.

 

 

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