Falsi green pass: arrestato il medico di Pippo Franco. Il legale dell’attore: “È estraneo ai fatti, ha la terza dose”
Il Nas Carabinieri di Roma ha eseguito un’ordinanza degli arresti domiciliari nei confronti di Alessandro Aveni, medico di medicina generale, indagato per falsi vaccini e falsi green pass: per l’accusa 13 pazienti, incluso l’attore Pippo Franco, avrebbero ottenuto green pass falsi.
Il dottor Aveni è indagato per falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale in atti e documenti informatici pubblici. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’indagato predisponeva false certificazioni attestanti vaccinazioni anti SARS covid-19 in realtà mai avvenute, provvedendo all’inserimento nel sistema informatico della Regione Lazio dei relativi dati che, sebbene falsi, hanno permesso ai 13 pazienti di ottenere il rilascio del certificato verde. Tutti i certificati sono già stati sottoposti a sequestro.
Le complesse attività di polizia giudiziaria svolte dagli investigatori del NAS – coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – hanno consentito di appurare, tra l’altro, che alcune persone, falsamente vaccinate, nel giorno della presunta somministrazione si trovavano a centinaia di chilometri da Roma.
Indagati con il dottor Aveni 13 pazienti
Alessandro Aveni, medico odontoiatra di 57 anni, originario di Moncalieri, laureato a Messina, ha uno studio medico a Colli Albani. Il provvedimento scatterà dopo la comunicazione formale della misura cautelare a suo carico. Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia, secondo quanto riportato da Adnkronos Salute, ha rilasciato le prime dichiarazioni sul caso: “Aspettiamo la comunicazione ufficiale e poi provvederemo alla sospensione”. L’Ordine non vuole per ora rilasciare “commenti sul caso” e ha aggiunto, tramite il proprio rappresentante, che “seguirà quanto previsto dalle legge in questi casi”.
La versione di Pippo Franco sul medico arrestato
L’avvocato Benedetto Giovanni Stranieri, difensore di Pippo Franco, ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate dal Sole 24 Ore: “Il mio assistito ha regolare green pass e ha effettuato anche la terza dose. Siamo ancora in attesa della decisione del Riesame dopo l’istanza di dissequestro della certificazione” e ancora: “Lui è stato coinvolto in questa vicenda per telefonate intercorse tra altre persone”.