Ercolano, eccezionale apertura della Casa della Gemma: mosaici da tempo preclusi al pubblico

25 Mar 2022 18:03 - di Federica Argento
Ercolano Casa della Gemma

Dal 26 marzo apre al pubblico la Casa della Gemma, gioiello del Parco Archeologico di Ercolano, famosa per i preziosi mosaici pavimentali. Questa nuova eccezionale opportunità di visita, frutto dell’approccio sperimentale dell’open lab multidisciplinare, accompagna l’arrivo della primavera al Parco, continuando fino al mese di giugno. La Casa della Gemma prende il nome dal ritrovamento di una gemma con l’immagine di Livia erroneamente attribuita a questa casa, mentre in realtà viene dalla Casa di Granianus, che un tempo era parte di un’unica grande domus con affaccio panoramico sul mare, probabilmente appartenente alla famiglia di Marco Nonio Balbo, e presenta nel triclinio uno dei più bei mosaici geometrici in bianco nero dell’intera Ercolano.

Ercolano, la Casa della Gemma e i suoi mosaici

L’insula Orientalis I, nella quale si trova la Casa della Gemma, presenta mosaici di eccezionale valore. Con questo progetto, che ha riguardato anche le Case del Rilievo di Telefo, di Granianus e dei Cervi, abbiamo ripristinato i mosaici più delicati del sito. Inoltre il lavoro certosino nella Casa della Gemma ha consentito di recuperare completamente le superfici pavimentali in modo da consentire la visita, sia pure in modalità sperimentale – dichiara il direttore Francesco Sirano all’Adnkronos-. Stiamo creando le condizioni per ampliare il percorso nel sito archeologico e condividere elementi e spazi della città antica per troppi anni sottratti alla diretta esperienza da parte dei visitatori. L’obiettivo del nostro lavoro è valorizzare il sito per un pubblico sempre più ampio, curioso e consapevole dei valori culturali e della delicatezza del patrimonio Unesco”.

Ercolano, la Casa della Gemma e i mosaici di grande valore

“Il lungo percorso che rappresenta oggi l’apertura della Casa della Gemma costituisce un bell’omaggio all’approccio ‘a scala di sito’. In atto da oltre 15 anni grazie al partenariato con Phi che, invece di sostenere progetti esaustivi su alcune domus, ha migliorato e continua a migliorare le condizioni generali dell’intero sito – spiega Jane Thompson, project manager dell’Herculaneum Conservation- Lavorando in questo modo e grazie alle campagne di restauro come questa sui mosaici, si arriva ad esiti così importanti, come la riapertura al pubblico di ambienti da tempo preclusi“.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *