Ancora in calo contagi, terapie intensive e ricoveri. Ma Brusaferro avverte: non è ancora finita
Calano i contagi, le terapie intensive e i ricoveri. Buone notizie dai numeri del bollettino odierno diffuso dal ministero della Sanità anche se i tecnici non smettono di avvertire che la ‘guerra’ contro il virus non è finita. Sono 53.127 (oltre mille in meno di ieri che erano 54.230) i nuovi casi di Covid oggi. Ancora alto il numero dei 156 i morti (ieri 136), che portano a 156.649 il totale delle vittime da inizio pandemia.
Calano contagi, terapie intensive e ricoveri
Migliora di ora in ora la situazione negli ospedali. In totale sono 12.135.331 i guariti (+48.481 da ieri) mentre 976.479 sono le persone attualmente positive (+5.324 da ieri). Dall’inizio dell’emergenza sono 13.268.459 i contagiati da Covid 19. Calano ricoveri ordinari (-140) e terapie intensive (-18). Processati 425.638 tamponi. Secondo il monitoraggio diffuso dall’Istituto superiore di Sanità l’indice Rt sale a 0,83, l’incidenza cresce a 510, ma resta comunque al di sotto della soglia epidemica. Otto regioni passano in area bianca: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Val d’Aosta.
Gianni Rezza: mantenere la massima prudenza
“Dopo diverse settimane di decremento, il tasso di incidenza di casi Covid è tornato leggermente a salire e si fissa a 510 per 100mila abitanti“. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, analizzando gli ultimi dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. “Anche l’Rt mostra una tendenza all’aumento ed è intorno a 0,83, anche se sotto l’unità. Per il tasso di occupazione di area medica e intensiva siamo al 12,9% e al 5,5%. Con una tendenza alla diminuzione, ma anche se vediamo un calo delle ospedalizzazioni notiamo però un aumento nel numero dei casi. In definitiva, la circolazione virale resta piuttosto elevata, ed è bene affrontare questa fase mantenendo comportamenti prudenti”, ha poi concluso.
Brusaferro: in tutte le regioni aumentano le infezioni
“C’è una variabilità nell’intensità della circolazione di Sars-CoV-2 tra le varie regioni, ma in tutte si evidenzia una crescita nel numero di nuovi casi d’infezione”. A segnalarlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità in un video in cui commenta i dati principali del monitoraggio Covid. “Quando vediamo invece il dato che descrive l’impegno dei servizi sanitari per i pazienti nelle terapie intensive e nelle aree mediche, censiamo una diminuzione”.
Stabile la campagna vaccinale
Stabile la campagna vaccinale. “E infatti il numero di nuovi vaccinati è piuttosto limitato”, spiega Brusaferro. “Rimane anche abbastanza contenuto il numero di bambini tra 5 e 11 anni che hanno effettuato la vaccinazione e cominciato i cicli vaccinali. Mentre è fortunatamente elevato il numero di persone sopra i 50 anni che hanno completato il ciclo vaccinale. Ma è importante ricordare che anche la dose booster per queste fasce d’età è estremamente fondamentale“.