8 marzo, Fazio osa dire che “la donna è colei che dà la vita”. E si scatena l’inferno: non siamo solo madri

9 Mar 2022 16:19 - di Alessandra Parisi

Bufera su Fabio Fazio colpevole di aver dedicato in occasione dell’8 marzo una riflessione ‘medievale”  sulle donne. Il conduttore di Che e tempo che fa, non certo un trinariciuto tradizionalista, ieri ha scritto un tweet per celebrare l’universo femminile. “Oggi è l’8 marzo, festa della donna. La donna è colei che dà la vita. La guerra è l’esatto contrario. Non si può non pensare a tutte le madri e le mogli straziate per il dolore di questa e di tutte le altre guerre”.
Tanto è bastato per scatenare un inferno sul giornalista. Accusato dalle femministe più agguerrite (e allineate) di considerare la donna solo in funzione dell’uomo.

Bufera su Fazio, sommerso di critiche dalle femministe

La scrittrice e giornalista Giulia Blasi ha replicato che non si tratta di una festa. Ma di una giornata in cui si continua a lottare per i diritti delle donne. “Non siamo funzioni della vita degli uomini, e molte donne ucraine in questo momento sono al fronte come combattenti attive”. L’innocente cinguettìo di Fazio ha scatenato una valanga di commenti indignati. La sua colpa? Considerare le donne solo in relazione al ruolo che hanno nella vita degli uomini (mogli e madri). O capaci di dare la vita, quando ci sono donne che non hanno figli o un marito. Insomma pronunciare una verità scontata (la donna è colei che dà la vita), in relazione alla guerra equiparata alla morte, sarebbe un insopportabile stereotipo maschilista.

“La donna è colei che dà la vita” non si può dire

Povero Fazio, tacciato di appartenere all’universo oscurantista. Lui, progressista doc, mentore della reginetta delle femministe, Luciana Litizzetto.  “Ragazze – ha scritto una donna sui social – mi raccomando o date la vita o niente. O siete appendici e funzionali di qualche maschio o non siete donne. Madri e mogli. Questa retorica è pericolosissima per la sicurezza delle donne, riusciamo a mettercelo in testa?”. Non è meno indignata la giornalista israeliana Rula Jebreal. Che si è tuffata nella polemica criticando “giornalisti e presentatori televisivi”. “Il miglior modo di celebrare le donne è l’inclusione. Serve che ogni giorno, non solo oggi 8 marzo 2022, siano coinvolte più giornaliste, inviate di guerre, analiste e attiviste… La parità va implementata non elogiata”. Fazio non ha replicato ma di sicuro ha conquistato le simpatie della destra, più o meno dichiarate.

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