Virologi tv, perbenisti e rapper impegnati: a Sanremo Checco Zalone si fa in tre e li asfalta tutti (video)

3 Feb 2022 8:36 - di Luisa Perri
Checco Zalone Sanremo

Nella seconda serata di Sanremo è stato Checco Zalone show. Tre interventi a destabilizzare la messa cantata del festival dei fiori. Il comico pugliese, tra una battuta e una canzone, ha affrontato temi come diversità, transessualità con la sua personale versione di “Almeno tu nell’universo”. Ma anche ha messo alla berlina rapper, trapper, presuntamente impegnati. Lo ha fatto nei panni del rapper Ragadi che, insieme ai produttori Cisty e Felea, in “Poco ricco” canta il disagio di chi ha “la madre devastata perché in casa ha una sola filippina e un padre eccezionale che va a puttane nel Bosco verticale”. L’ultima maschera di Zalone è il virologo Oronzo Carrisi, cugino di sangue di Al Bano, che intona “Pandemia ora che vai via”: “La curva è andata giù sta per finire il sogno”. Sono stati i momenti top della seconda serata del Festival di Sanremo 2022, dove Checco Zalone è stato mattatore indiscusso. 

Cenerentola Lgbtq ambientata in Calabria

Contro i perbenisti, gli ipocriti e i falsi. Checco Zalone arriva per la prima volta al Festival di Sanremo e prende di mira la società che si scandalizza parafrasando una la più classica tra le favole, Cenerentola, e facendo la sua personale versione di “Almeno tu nell’universo”. “I tempi adesso stanno cambiando, stanno cadendo i pregiudizi e io racconto una storia LGBTQ ambientata in Calabria, così non si possono offendere”, dice Zalone la cui Cenerentola è Oreste do Brasil, depilato magicamente dalla fata di Cosenza. C’è anche il principe innamorato osteggiato dal re che poi si scopre cliente dell’Oreste già citato. E poi tocca ad “Almeno tu…” con il ritornello che diventa “Io poi io sarei il diverso, che ipocrisia nell’universo”.

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Il comico pugliese era entrato dalla galleria (“Questa è la mia gente, Amadeus, la gente vera. E’ voglio partire da qui per venire lì, perché io amo il popolino”) ha fatto gag sul “passo indietro” delle donne, tormentone del primo Sanremo di Amadeus, sulle donne “scelte da Giovanna (la moglie di Amadeus, nda), però manca quella scema”. E, infine, ha rimandato per ogni controversia rimanda al “foro di competenza… che non è il mio, ma quello di Amadeus”.

Checco Zalone ridicolizza i rapper  “trasgressivi”

Nel secondo intervento Luca Medici, nome all’anagrafe del comico pugliese, si presenta invece come un trapper un poco più in là negli anni e a rivelarlo è già il nome scelto: Ràgadi. Con evidenti sofferenze, sin dalla seduta al pianoforte su un cuscino a ciambella. Checco Zalone lancia dal palco dell’Ariston nella seconda serata di Sanremo 2022 la sua canzone tra il rap e il trash dal titolo ‘Poco ricco’, perché in effetti il protagonista del brano non era povero e neanche disagiato, semmai ‘poco agiato’… “Con questo brano, vincerò io il Festival”, assicura ad Amadeus, pronto a ‘soccorrerlo’ durante i suoi ripetuti e sofferti piegamenti.

Oronzo Carrisi, il virologo cugino di Al Bano

“Il Covid mi ha salvato la vita!”. Può sembrare una affermazione stonata di questi tempi, ma se a pronunciarla è il dottor Oronzo Carrisi cugino di Al Bano, allora può essere quanto meno verosimile. E’ il personaggio che propone Checco Zalone, super ospite della seconda serata di Sanremo 2022; e si propone come il noto cantante, pugliesi entrambi: cappello bianco in testa, sciarpa bianca al collo, acuti anche mentre parla e una confessione: “io lo detesto! Mi ha oscurato la vita, a Cellino siamo tutti identificati in riferimento ad Al Bano, anche mia mamma si chiama ‘zia di Al Bano’…”. Però con il Covid arriva la rivincita: “Ora lui è ‘nu fesso di cantante e io un grande virologo!”.

Il virologo Carrisi: “Prima ero meno considerato del podologo”

Ricorda il dottor Carrisi: “Prima il virologo era sotto il podologo e poco sopra l’estetista e a Natale anche sotto l’estetista. Poi, il primo tampone positivo mi ha salvato l’esistenza”. Quanto al rapporto con gli altri virologi, “ognuno deve andare contro l’altro, c’è scritto sul patto di Ippocrate. L’unica cosa su cui siamo d’accordo tutti è che non abbiamo capito ‘nu cazz…”.

Ma, si lamenta il ‘virologo’ Checco Zalone, “purtroppo questa pacchia sta per finire. Sarà un guaio anche per te – avverte rivolgendosi ad Amadeus – La gente alle otto di sera uscirà di casa e non vedrà più il tuo programma!”. Quindi, canta il suo nuovo brano, dal titolo ‘Pandemia ora che vai via’, testo scritto da tutti i virologi più o meno noti per i passaggi frequenti in tv, mentre a dirigere l’orchestra viene chiamato il maestro Virussicchio

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