La Meloni dagli Usa: noi con i conservatori di tutto il mondo in difesa dei confini e della libertà (video)

25 Feb 2022 20:26 - di Ginevra Sorrentino
Meloni

Anche al di là dell’oceano, ospite della Conservative Political Action Conference – la conferenza politica annuale dei conservatori Usa – Il messaggio di Giorgia Meloni in trasferta negli Usa è netto e, come sempre, chiaro e coerente: la sua è una posizione di opposizione seria e patriottica. Che, sull’invasione russa in Ucraina, la induce a confermare: «Garantiremo il nostro sostegno per gli interventi di supporto a Kiev e per ciò che riguarda l’aumento del costo dell’energia. Siamo schierati con l’occidente senza ambiguità, come dimostra anche la nostra presenza alla convention dei conservatori americani in queste ore». E ancora: Fratelli d’Italia ha ribadito al premier Draghi che può contare sul sostegno di Fratelli d’Italia. Sia a tutela di Kiev. Che a difesa del grandissimo tema dell’approvvigionamento energetico italiano».

Meloni al Cpac, la nostra politica patriottica

Mentre Salvini, solo poche settimane fa, annunciava di voler lavorare al progetto di un partito repubblicano in stile stelle e strisce, Giorgia Meloni vola direttamente in America, per partecipare a incontri e confronti con i Repubblicani Usa: quelli originali, made in Washington. E riuniti in Florida in una platea composta da attivisti conservatori e politici da tutti gli Stati Uniti, alternati a leader internazionali. E allora, è da lì: dove batte il cuore pulsante del partito Repubblicano. Dal centro di Orlando, che ospita la conferenza politica annuale dei conservatori Usa – inaugurata da Ronald Reagan nel 1974 –.

In difesa dell’inviolabilità dei confini

Lì, dove l’attenzione della politica Usa si concentrerà sulla numero uno di Fratelli d’Italia – leader europea che ad ogni nuovo confronto estero conquista spazi in ambito internazionale –. E dove la Meloni guarda in questi giorni a una rete di relazioni e scambi possibili con chi ha la stessa visione del mondo e della politica.

«La nostra presenza negli Usa dimostra una concreta capacità di relazione coi Conservatori di tutto il mondo»

Un mondo, quello che anima il dibattito sul conservatorismo internazionale, che guarda a una direzione futura comune. Perché se è vero, come ha detto James Wharton, parlamentare del partito conservatore inglese e responsabile della campagna elettorale di Boris Johnson, ospite a dicembre ad Atreju, che «essere conservatori è differente per ogni nazione. Ma c’è un filo comune che ci lega. E questo filo è la difesa dei valori che riteniamo fondamentali per la società». È pur vero che, ogni strategia politica che voglia essere tale. E non soltanto mutevole posizionamento tattico in funzione delle congiunture politiche, economiche e sociali, non può prescindere dal collegamento e dal confronto con le forze politiche in azione sulla scena internazionale.

Meloni a Orlando rilancia i valori dei conservatori: difesa dei confini, della sovranità, dell’economia reale, della democrazia»

Interlocutori che in comune hanno il rispetto delle sovranità nazionali e l’inviolabilità dei confini. La difesa della cultura e delle identità. I valori fondanti di una società: dalla tutela della vita contro ogni forma di negazione e mortificazione, fino al sostegno alla famiglia. E allora, è da Orlando, dove domani (sabato 26 febbraio ndr) alle 12.45 (18.45 ora italiana) è previsto il suo intervento. Insomma, è dagli Usa che la stessa Meloni commenta: «Con la presenza anche quest’anno al Cpac, la più grande manifestazione dei Repubblicani americani, Fratelli d’Italia dimostra la sua capacità di costruire relazioni con tutti quei partiti Conservatori che nel mondo si battono per la difesa dei confini, della sovranità, dell’economia reale, della democrazia e della libertà».

 

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