Indovina chi viene al Dap? La Cartabia nomina un nemico del 41 bis a capo delle carceri. Ira 5Stelle

28 Feb 2022 11:21 - di Michele Pezza
Cartabia

Lasciamo stare la solita battuta sul Conte Dracula presidente dell’Avis, che pure calzerebbe benissimo alla nomina di Carlo Renoldi a capo del Dap, e inquadriamo tutto da un’ottica politica. Com’è saltato in mente alla Cartabia di insediare al vertice dell’amministrazione penitenziaria un giudice di Cassazione contrario al rigore del 41-bis, la misura più avversata dai mafiosi? La notizia, anticipata dal Fatto Quotidiano e rimbalzata sul Tempo di oggi,  sta già infiammando la maggioranza in vista del Consiglio dei ministri che dovrà ratificare la nomina di Renoldi. Per la Cartabia si annuncia come una sfilata in sidecar mentre intorno infuria la Battaglia delle Ardenne: un disastro. Il M5S è già sulle barricate, ma è probabile che anche i ministri della Lega non resteranno a guardare.

La Cartabia nomina Carlo Renoldi

Va bene il garantismo e le firme sotto i referendum dei Radicali, ma qui si parla d’altro e cioè del carcere duro per mafiosi, camorristi e ‘ndranghetisti. Un regime sulla cui efficacia Renoldi nutre più di una perplessità. Legittima, ci mancherebbe, ma che potrebbe suonare come un cedimento sul fronte della lotta alla criminalità organizzata. Come informa infatti il Tempo «solo due mesi fa (…) Renoldi ha redatto la sentenza che dato il via libera al contatto diretto con i figli anche per i detenuti al 41 bis».  Sul rigore del regime carcerario per boss, padrini e capiclan, insomma, l’alto magistrato scelto dalla Cartabia ha idee precise anche se – temiamo – non proprio in linea con il comune sentire dei cittadini.

Maggioranza in tilt in vista della ratifica in Cdm

Riconvertire il penitenziario in un «carcere dei diritti» è obiettivo tanto nobile quanto suggestivo, ma probabilmente inidoneo a risarcire la società dai danni che subisce dalla mafia. È il motivo per cui la nomina sta mietendo perplessità tra gli agenti della polizia penitenziaria. «Prevedo un periodo di grande conflittualità», ha commentato a nome del Sappe Giovanni Battista De Blasis. Ma è la riunione del Cdm a non far dormire sonni tranquilli alla ministra Cartabia. «Mai ci saremmo aspettati che a gestire il Dap andasse un nemico del 41 bis», lamenta il grillino Vittorio Ferraresi. Ed è solo l’inizio.

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