Berlusconi frena Salvini sulla federazione e rivela: “Ho convinto io Mattarella a fare il bis”

4 Feb 2022 8:18 - di Lucio Meo
È un Silvio Berlusconi pimpante e per nulla arrendevole quello che rilascia la sua prima intervista, al "Corriere", dopo il Mattarella bis

È un Silvio Berlusconi pimpante e per nulla arrendevole quello che rilascia la sua prima intervista, al Corriere della Sera, dopo la partita del Quirinale sul Mattarella bis e il ricovero in ospedale. Rivendica la centralità di Forza Italia nel favorire l’aggregazione delle forze moderate, lascia intendere a Salvini che c’è spazio solo per aggregazioni che rientrino negli schemi europei del Ppe, loda il governo Draghi e rivela di aver chiamato personalmente Mattarella per uscire dallo stallo quirinalizio e convincerlo a fare il bis. “Ora sto bene, ho passato prove più dure”. Amareggiato per non essere riuscito a scalare il Colle? “Non ho nessun motivo di amarezza o di delusione semplicemente perché sono stato io a decidere, dopo un’approfondita riflessione, di non accogliere la proposta che mi era stata avanzata da tante parti, dalle forze politiche del centrodestra, da singoli parlamentari anche di altre aree politiche, da moltissimi cittadini, di essere indicato come candidato alla Presidenza della Repubblica“.

Berlusconi e il via libera a Mattarella

Il racconto di quelle trattative, che Berlusconi ha condotto dall’ospedale, prosegue così. “L’indicazione del senatore Casini, che mi è stata avanzata da Enrico Letta nell’ambito di una rosa di nomi, non trovava sufficiente consenso fra le forze politiche. Quindi, ritenendo necessario garantire la stabilità del governo e del Paese, ho chiamato il presidente Mattarella chiedendogli la disponibilità ad essere votato”. Una telefonata decisiva per il bis: quando e perché l’ha presa? “Per la verità, è del tutto normale che Forza Italia compia le sue scelte in piena libertà e autonomia: la coalizione di centrodestra non è un partito unico. I dirigenti di Forza Italia a Roma, in pieno accordo con me, hanno condotto con saggezza e prudenza una partita difficile, che si è conclusa molto bene, nell’interesse degli italiani”.

I rapporti con Salvini e Meloni nel centrodestra

Il centrodestra frantumato dopo il voto per il Quirinale non preoccupa il Cavaliere: “I rapporti personali fra i leader del centrodestra non sono mai stati in discussione, anche nei momenti di dissenso. L’alleanza di centro-destra esiste perché io l’ho resa possibile dal 1994. Non cambio certo idea oggi. Ma non cambio neanche idea sul ruolo di Forza Italia che è quello della sola grande forza di centro liberale, cristiano, garantista, europeista. Un centro senza il quale non si vince e che deve avere un ruolo trainante». E la federazione proposta da Salvini tra FI e Lega, Coraggio Italia, Noi per l’Italia, Udc. Solo se Salvini aderisce al Ppe, sembra lasciar intendere il Cav. “Sono favorevole a tutto ciò che può riunire i moderati, nel solco del Partito Popolare Europeo, di cui siamo orgogliosamente espressione in Italia. La storia di Renzi è diversa, un giorno forse deciderà dove vuole approdare”. Ma Berlusconi allontana il progetto di una nuova legge proporzionale: “È una discussione astratta: in realtà mi pare difficile immaginare in questo Parlamento un percorso di modifica della legge elettorale. Nell’ultimo anno di legislatura il Paese ha ben altre priorità…”. Un altro stop alla Lega?

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