Arte, evento unico: le tre Pietà di Michelangelo per la prima volta esposte insieme a Firenze

23 Feb 2022 17:28 - di Redazione
Pietà Michelangelo

Le tre Pietà di Michelangelo per la prima volta a confronto, vicina l’una all’altra, nella sala della Tribuna di Michelangelo del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze: l’originale della Pietà Bandini, di cui è da poco terminato il restauro, sarà affiancata dai calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini provenienti dai Musei Vaticani. La mostra “Le tre Pietà di Michelangelo. Non vi si pensa quanto sangue costa“, è pensata come uno degli eventi collaterali dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace 2022”, che vede riunirsi in questi giorni vescovi e i sindaci del Mediterraneo a Firenze. La mostra aprirà  domani, 24 febbraio, e si protrarrà fino al 1° agosto 2022.

Evento unico: le tre Pietà di Michelangelo affiancate

A cura dei direttori dei musei Barbara Jatta, Sergio Risaliti, Claudio Salsi, Timothy Verdon, la mostra è un progetto che vede eccezionalmente coinvolti i Musei Vaticani; il Museo dell’Opera del Duomo, il Museo Novecento di Firenze; il Castello Sforzesco di Milano e le istituzioni dell’Opera di Santa Maria del Fiore,;Comune di Firenze, Comune di Milano e Fabbrica di San Pietro. Collocate una vicina all’altra, le tre Pietà offriranno l’opportunità di studiare l’evoluzione dell’arte di Michelangelo nonché la sua maturazione spirituale: dalla prima giovinezza – quando a Roma scolpì per l’antica San Pietro l’opera ora nella navata laterale nord della Basilica -; alla sua ultima stagione, quando, ormai vecchio, mise mano alla Pietà oggi a Firenze e poi alla Pietà Rondanini conservata a Milano.

Un percorso lungo 50 anni

Si tratta di un percorso lungo più di cinquant’anni, che conduce dall’ambizione del giovane che scolpì il proprio nome sul petto della Madonna della versione vaticana, all’immedesimazione personale dell’anziano artista. Che in quella del Museo dell’Opera raffigura se stesso nelle sembianze di Nicodemo. Vicino alla propria morte, Michelangelo meditava profondamente sulla Passione di Cristo. Come egli stesso fece capire in un coevo disegno della Pietà, donato alla marchese di Pescara Vittoria Colonna, dove scrisse la frase dantesca: “Non vi si pensa quanto sangue costa (Paradiso XXIX, 91)“. Risultato sublime di questa meditazione spirituale fu l’esecuzione della Pietà Rondanini, la cui estrema bellezza rifulge nel tramonto della figura.

La sofferenza di una madre

La sofferenza di una madre di fronte alla morte del figlio; la fatica fisica e l’intimo travaglio spirituale dello scultore che libera forme rimaste prigioniere nel marmo e genera capolavori senza tempo. C’è tutto questo nelle Pietà di Michelangelo Buonarroti: un soggetto che la maggior parte delle persone indentifica nel capolavoro della Basilica Vaticana; ma che invece fu tradotto in scultura almeno tre volte dal grande maestro rinascimentale nel corso della sua lunga vita.

Nel prossimo autunno i tre calchi in gesso delle Pietà originali saranno esposti a Milano nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale in un nuovo allestimento. In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo realizzato da Silvana Editoriale con saggi e schede dei curatori: Barbara Jatta (direttore dei Musei Vaticani), Sergio Risaliti (direttore del Museo Novecento Firenze); Claudio Salsi (direttore dell’Area Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici);Timothy Verdon (direttore del Museo dell’Opera del Duomo a Firenze) e di altri studiosi.

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