Scuole insicure: la ventilazione automatica delle aule installata solo in duecento istituti

21 Gen 2022 12:23 - di Angelica Orlandi
Scuola ventilazione automatica

Solo 200 scuole in Italia hanno adottato la ventilazione automatica nelle aule scolastiche. Un’occasione persa, l’unica soluzione che avrebbe messo sicurezza la vita del personale scolastico e degli studenti. Prima della calsse per lungimiranza, mentre il governo ha speso milioni per gli inutili banchi a rotelle, è stata la Regione Marche. Guidata dal centrodestra, da Acquaroli di FdI, partito che da sempre si è fatta assertrice di questa soluzione di contrasto al Covid. Nonostante numerosi studi, nazionali e internazionali, abbiamo dimostrato che la ventilazione meccanica nei luoghi chiusi sia efficace contro il virus, in molte classi italiane non è stata ancora adottata. Solo 200 scuole si sono dotate dei dispositivi in grado di effettuare uno scambio continuo tra aria interna ed esterna: in modo da “pulire” l’ambiente e ridurre così il rischio di contagio.

Scuole, il governo fa “cilecca” sulla ventilazione automatica

I dati del comitato “Idea scuola”, raccolti da La Repubblica, confermano che la Regione Marche come quella più virtuosa: qui si concentra infatti la maggior parte degli istituti che ha adottato la ventilazione meccanica. Al di fuori del territorio governato da Francesco Acquaroli (che ha messo a bilancio 12 milioni di euro per gli impianti; che costano circa 5mila euro a classe), la ventilazione meccanica si trova soltanto in 23 plessi.

Vaia (Spallanzani”: il governo predisponga un piano Marshall sulla messa a norma

Sulla questione si è espresso un istituto autorevole come lo Spallanzani di Roma, lanciando un appello all’esecutivo. “Auspichiamo che il governo predisponga un piano Marshall triennale per la messa a norma e l’adeguamento degli edifici scolastici. Il  direttore Francesco Vaia in person si è speso su questa soluzione di contrasto al covid-19 -. “Bisogna diminuire la concentrazione del virus attraverso la ventilazione meccanica, fino a tre volte più efficace dell’aerazione naturale”.

Ventilazione automatica nelle scuole, FdI inascoltata dal governo

Basterebbe questo a demolire del tutto l’inefficacia del governo sulla scuola. Dove da dopo Natale si sta in classe come dei “rifugiati”, all’adaccio: finestre e porte aperte, cappelli, plaid, piumoni e coperte. Chiedere a una qualunque scuola italiani pe credere. Se da una parte è vero che milioni di euro sono stati stanziati dal governo per la ventilazione meccanica nelle scuole; dall’altra, ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, “va organizzata meglio la spesa. Bisogna individuare gli incaricati provincia per provincia e installare gli impianti entro il prossimo settembre”. Fa ridere questa precisazione. Il governo avrebbe dovuto pianificare tutto ciò per tempo per la sicurezza dei nostri ragazzi e dei docenti. Mentre scriviamo, un paio di colleghe sono sopraffatte dalla burocrazia: contatti con contagiati nelle singole classi obbligano alla quarantena, almento per ora. Con disagi sul lavoro indicibili, magari per chi è appena reduce da un pregressa quarantena.

Prendevano in giro FdI, oggi tutti concordano. Marche prima della classe

Anche  i pediatri del Lazio hanno fatto sentire la loro voce. Rimarcando «la necessità di dotare gli edifici scolastici di purificatori in grado di filtrare l’aria in classe». E avvertendo che l’aumento di bronchiti che si sta registrando è dovuto «alle finestre aperte nelle giornate invernali di lezione». Niente. Qualcuni – Selvaggia Lucarelli- ha avuto pure il coraggio di prendere in giro la proposta perché fatta prorpia dalla leader di FdI. Oggi tutti concordano.

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