Scuola, anche i pediatri chiedono la ventilazione meccanica. Meloni: «Il governo si svegli»

28 Dic 2021 15:05 - di Federica Parbuoni
scuola

La questione dell’areazione a scuola per cercare di prevenire i contagi Covid diventa centrale nel dibattito scientifico. Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi dall’Oms, ora anche i pediatri del Lazio fanno sentire la loro voce, rimarcando «la necessità di dotare gli edifici scolastici di purificatori in grado di filtrare l’aria in classe» e avvertendo che l’aumento di bronchiti che si sta registrando è dovuto «alle finestre aperte nelle giornate invernali di lezione». Si tratta di un problema largamente disatteso dal governo, sebbene da tempo FdI l’abbia posto all’attenzione dell’agenda politica. «Da un anno e mezzo Fratelli d’Italia parla di areazione meccanica controllata negli edifici pubblici per contenere il contagio. Il governo non ci ha ascoltato, la sinistra ci rideva in faccia: pochi giorni fa l’appello dell’Oms e ora anche dei pediatri del Lazio. Almeno adesso l’Esecutivo si sveglierà?», ha scritto Giorgia Meloni su Facebook.

La battaglia di FdI per l’areazione meccanica nella scuola

La leader di FdI, quindi, proprio sulla base delle indicazioni dell’Oms e dei pediatri è tornata a lanciare un appello al governo, ricordando che «la ventilazione degli ambienti chiusi è una delle armi più efficaci contro il contagio da Covid-19». «Fratelli d’Italia propone da tempo l’aerazione meccanica controllata a scuola e con tenacia siamo riusciti a far approvare in manovra un emendamento per individuare le risorse necessarie. Siamo stati capofila col modello Marche e siamo felici che anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, abbia annunciato di voler dotare gli istituti scolastici lucani di questo sistema, ritenuto tra i migliori e richiesto oggi al governo anche dalla Confederazione italiana pediatri del Lazio».

Meloni al governo: «Si intervenga subito anche nei luoghi di lavoro»

Dunque, ha proseguito Meloni, «rinnoviamo il nostro appello all’esecutivo Draghi: investa con decisione su questo fronte, non solo nelle scuole ma anche nei luoghi di lavoro pubblici e privati». La questione della ventilazione nelle scuole, però, non è l’unica su cui si misurano i ritardi di un governo che, insieme a quello precedente, ha ritenuto di puntare tutto solo sui vaccini.

Gli italiani pagano le mancanze del governo

«Le mancanze del governo sono evidenti e la sua strategia continua ad essere confusa e fallimentare. A subirne le conseguenze sono sempre gli italiani e questo non è più accettabile», ha scritto ancora sui social Meloni, postando un passaggio di un’intervista di Guido Crosetto a La Verità, in cui si ricorda che «non si è intervenuti per tempo sui trasporti, non si è pensato alla ventilazione meccanica per le scuole e i luoghi chiusi e tante altre cose non sono state fatte. Tutti si sono concentrati sui vaccini. E ancora ci sono medici – parlo per esperienza diretta della mia famiglia – che consigliano soltanto tachipirina e vigile attesa. Mi fanno imbestialire».

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