Salvini incontra Berlusconi ad Arcore: la visita per rilanciare il patto repubblicano

31 Gen 2022 21:18 - di Redazione
Salvini

Due ore di colloquio in quel di Arcore. Ben due ore di incontro in quella che, fonti della Lega e di Fi, hanno definito «una visita affettuosa». Quella che nel pomeriggio ha portato Matteo Salvini da Silvio Berlusconi a Villa San Martino, nel giorno in cui il Cavaliere è tornato a casa dal San Raffaele. E a poche ore dalla proposta che il leader della Lega ha formalizzato per rilanciare la federazione di centrodestra sul modello del “Partito Repubblicano americano”. Sull’incontro trapela poco. Se non che i due leader hanno riaffermato la propria «vicinanza umana e politica», con Salvini disposto a testimoniarne il valore di persona al presidente di Forza Italia rincasato qualche ora prima dopo il ricovero dei giorni scorsi.

Salvini incontra Berlusconi ad Arcore

Con lo psicodramma quirinalizio, gli equilibri all’interno del centrodestra sono stati messi a dura prova. E ora ricompattare le forze alla luce di visioni molto diverse sulla strada da intraprendere, rappresenta il primo ostacolo da superare, il primo enigma da sciogliere. Lo si comprende ancora di più leggendo la lettera aperta di Matteo Salvini su Il Giornale. L’intervista di Giorgia Meloni a La Verità. L’intervento di Antonio Tajani dal Corriere della Sera e di Giovanni Toti su La Repubblica. Specie laddove il numero uno del Carroccio propone un rilancio del centrodestra sul modello dei Repubblicani americani. Mentre, ancora una volta questa sera, ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, Giorgia Meloni, riferendosi sia alla rielezione di Mattarella al Quirinale. Sia al sostegno al governo Draghi, ha ribadito: «Io non mi adeguo, non mi piego». Proprio come, alla domanda di Nicola Porro se così facendo, il suo partito finirà all’angolo, la leader di Fratelli d’Italia ha risposto: «Vedremo. Lo decideranno gli italiani. E io con gli italiani mi voglio alleare».

Il modello repubblicano, tra novità e “plagio”

Dunque, alla vigilia del consiglio federale, Matteo Salvini se ne va a Arcore a trovare Silvio Berlusconi, per «una visita affettuosa», che rinnova la «vicinanza politica e umana» tra i due. Un incontro voluto nel giorno in cui il leader leghista ha scritto una lettera aperta al Giornale per rilanciare la federazione-partito che in serata, fonti di Lega e Fi ricordano, come sia un vecchio pallino dello stesso Cavaliere. Mentre il senatore Fazzolari, responsabile nazionale del programma di Fdi, ironizza sul plagio di Salvini, «visto che già ad Atreju a dicembre, Giorgia Meloni aveva lanciato la proposta del partito repubblicano».

Domani  Salvini al consiglio federale del Carroccio

Insomma, anche i conti faticano a tornare. Ciò nonostante domani Salvini svelerà ai suoi il cammino comune del centrodestra di governo per arrivare alle prossime politiche. Non c’è ancora lo statuto della nuova alleanza, ma i paletti sono prefissati: né trasformisti, né estremisti. Matteo Salvini, dalla sede storica della Lega di Via Bellerio, chiarirà ai suoi il progetto, tra sogno “repubblicano” e allargamento della maglia leghista a chi, tra azzurri e centristi, vorrà essere nel nuovo rassemblement.

La risposta di Giorgia Meloni alla proposta di Salvini

Schieramento che Giorgia Meloni non prende in considerazione dopo lo strappo con gli alleati che hanno ceduto a Mattarella: «Non intendo fare buon viso a cattivo gioco», dice la presidente di Fdi. Aggiungendo che quello che ha fatto Salvini «è folle». «Oggi ho difficoltà, voglio chiedere chiarezza, se si sta nel centrodestra non si può scegliere il centrosinistra. E tra l’alleanza di centrodestra e alleanza di governo si è scelta quest’ultima», ha ribadito in tv, ospite di Quarta Repubblica. Per questo sul governo la Meloni trona ad ammonire alleati, ex alleati e avversari: «Io non mi adeguo, prima o poi la democrazia tornerà».

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