Quirinale, Sgarbi: “Berlusconi non rinuncia. Io con Silvio fino all’ultimo. E’ lui ad avere in mano il gioco”

19 Gen 2022 13:23 - di Federica Argento
Sgarbi Berlusconi

“Con Berlusconi fino in fondo” e “Io non sono ‘lo Sgarbi di turno’“. Due precisazioni dell’artefice di quella che è stata definita “l’operazione scoiattolo” in un colloquio con l’Adnkronos. Le sue “telefonate” ai vari esponenti di Camera e Senato e ai grandi elettori del Quirinale hanno tenuto banco in questi giorni. Assieme alla sua ammissione, martedì, di un Cavaliere un po’ “spento” e di un’operazione cessata. Sulla sua iniziativa dei giorni scorsi il critico d’arte ha tenuto a precisare di non essere uno qualsiasi che ha preso un’iniziativa estemporanea. “Non sono ‘lo Sgarbi di turno’, ma un alleato che, alle scorse amministrative, ha presentato le liste ‘Rinascimento’ ottenendo il 2%. Sono stato invitato da Berlusconi ad Arcore per chiedermi, lui in persona (e non la Ronzulli di turno), di votare per lui”.

Sgarbi strapazza Licia Ronzulli

Vittorio Sgarbi, affida all’AdnKronos la replica “affettuosa” a Licia Ronzulli, rivendicando “lealtà incondizionata a Berlusconi, ma ragionevolezza politica”. “Alla presenza, tra l’altro, della stessa Ronzulli, gli ho proposto – e Berlusconi ha condiviso- l’opportunità di affidarsi non a portavoce: ma di essere lui stesso la ‘voce’ che contattava i suoi colleghi parlamentari, fino a quel momento sconosciuti. E lui, altro che di fama, a loro”, dice ancora il critico d’arte.

Sgarbi: “La mia operazione condivisa con Berlusconi”

Prosegue Sgarbi il suo chiarimento: “Con molti ha parlato, tramite me, al telefono; altri li ha incontrati personalmente. La mia azione è stata condivisa e ha portato a risultati che nessuno,al suo posto, avrebbe ottenuto. Non so quanti ne abbia convinti la Ronzulli, ma io ho raccolto, con Berlusconi in diretta, il consenso di 15 parlamentari”. Sgarbi non può proprio fare a meno di punzechiare la Ronzulli con la quale si è spesso “beccato” in tv. Nessuna operazione segreta, tali colloqui “tutto potevano essere meno che segreti, trattandosi di confronti con colleghi. Il mio auspicio è che altri parlamentari si possano confrontare con lui; e dunque fargli ottenere i voti necessari. Nessuna rinuncia, fino all’ ultimo si tratta di un ragionevole tentativo”, aggiunge il fondatore di Rinascimento.

“Berlusconi è in vantaggio qualunque scelta faccia”

Berlusconi è centrale più che mai nella partita del Quirinale: “E nessun dubbio che sia lui a dover valutare i risultati e a comunicarlo ai suoi alleati: di cui, come sa la Ronzulli, io sono parte. Berlusconi ha straordinariamente e intelligentemente tenuto la scena, con alterni sentimenti e stati d’animo. E oggi è in una posizione di grande vantaggio, qualunque scelta faccia. Ha tenuto fin qui”. Mentre proseguono i veti lanciati dalla riunione a tre – Letta, Conte,Speranza – Sgarbi la vede così: Bersluscono “può decidere solo lui il presidente della Repubblica: o avendo i numeri (come gli auguro) o scegliendo, per e con tutto il centrodestra, il nome su cui gli altri gruppi convergano senza alternative. Una offerta che non si può rifiutare. E’ un momento decisivo, e tocca a lui decidere. Io sono con lui, fino in fondo, qualunque decisione prenda”, ha concluso Sgarbi.

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