Processo Montante, il Pg chiede la conferma della condanna a 4 anni per l’agente eroe
Al termine del suo intervento nell’ambito del processo d’appello sul cosiddetto ‘Sistema Montante‘ che vede alla sbarra anche l’ex-presidente degli industriali siciliani condannato in primo grado a 14 anni di carcere, il sostituto Procuratore generale Giuseppe Lombardo ha chiesto la conferma della condanna a 4 anni per il sostituto commissario della Polizia Marco De Angelis, che a Milano, poco prima di essere raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Caltanissetta. aveva salvato un bambino scivolato nelle acque della Darsena.
L’accusa ha chiesto la conferma della pena – fatta eccezione per la pena pecuniaria da 10 mila euro – per il poliziotto eroe.
Tra poco sarà la volta della posizione del colonnello della guardia di Finanza Gianfranco Ardizzone, ex-comandante delle Fiamme gialle di Caltanissetta, che in primo grado era stato condannato a tre anni.
Poi toccherà a Montante condannato in primo grado a 14 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico.
Secondo l’accusa l’ex-presidente degli industriali siciliani sarebbe stato al centro del cosiddetto “Sistema Montante“, una rete spionistica utilizzata per salvaguardare se stesso e colpire gli avversari.
In primo grado la gup di Caltanissetta Graziella Luparello emise una pena addirittura maggiore rispetto alla richiesta dei pm.
Alla sbarra, al processo Montante, come detto, anche l’ex-comandante della Finanza di Caltanissetta Gianfranco Ardizzone, condannato in primo grado a tre anni, il sostituto commissario di polizia Marco De Angelis, condannato a 4 anni, il responsabile della sicurezza di Confindustria ed ex-poliziotto Diego Di Simone, condannato a 6 anni e 4 mesi e il questore Andrea Grassi, condannato a un anno e 4 mesi.
Ieri il pg aveva chiesto la conferma della condanna per Di Simone e la riduzione della pena a 10 mesi per il questore Andrea Grassi.
Questa mattina, il sostituto procuratore generale Giuseppe Lombardo, distaccato dalla Procura generale di Catania, ha iniziato il suo intervento parlando della posizione del sostituto commissario della Polizia Marco De Angelis, in passato responsabile degli agenti in Prefettura a Milano.
Sempre a Milano, il poliziotto, mentre era libero dal servizio, aveva salvato un bimbo scivolato nelle acque della Darsena. L’agente, allora in servizio a palazzo Diotti, era intervenuto immediatamente e aveva portato il piccolo in salvo.
A raccontare la storia era stata proprio la Questura meneghina, che in una nota aveva celebrato il “poliziotto libero dal servizio che salva bimbo caduto in Darsena“. Ma, poco tempo dopo il suo nome finì nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Caltanissetta.
Nel marzo scorso, durante un interrogatorio, uno degli imputati, Diego Di Simone si era difeso così: “Non ho mai fatto accesso allo Sdi. Non avevo nemmeno la password. Mi rivolgevo al commissario Marco De Angelis e a sua volta era lui ad attivarsi”.
E ancora: “Era Confindustria a chiedermi di raccogliere informazioni e io mi rivolgevo a De Angelis. Attività che rientrava nell’ambito dei protocolli di legalità che venivano sottoscritti da Confindustria con diverse istituzioni e sulle nomine che venivano fatte”.
Adesso il Pg sta ripercorrendo in aula le motivazioni della sua condanna.
Sempre oggi, l’accusa dovrebbe parlare anche della posizione di Antonello Montante, assente perché in quarantena ad Asti, dove ha l’obbligo di dimora.