Letta ha avuto dal Pd il mandato a trattare, ma nel partito le fazioni sono in fibrillazione
La proposta del tavolo per scegliere un nome condiviso
Di qui l’appello del leader dem sul tavolo aperto al centrodestra per scegliere insieme un nome istituzionale per la successione a Sergio Mattarella, che resta la carta cui molti nel Pd restano affezionati a dispetto delle intenzioni del presidente uscente.
La strategia di Goffredo Bettini
C’è chi vuole il Mattarella bis
L’apertura di Matteo Renzi
La situazione è tutt’altro che chiara e lineare. E nel frattempo arriva un’apertura allo schema Letta – cioè al patto di legislatura – da Matteo Renzi: “O va Draghi al Colle e questo ha una logica e allora il patto di legislatura ha un senso, come ha un senso il governo con tutti i leader di partito dentro. Ma se Draghi resta a Chigi, allora bisogna trovare un leader credibile che prenda anche i voti”.”Se alla quarta votazione il candidato x-y arriva a 497 voti – ha aggiunto Renzi – alla quinta votazione il 28 gennaio, venerdì prossimo, saremo al caos istituzionale. Trovo ragionevoli le parole di Enrico Letta che ha detto una cosa seria, proponendo di metterci tutti intorno a un tavolo e fare un patto di legislatura. Se Letta potesse andrebbe a votare domani ma io non credo si possa andare a votare nel 2022″.