La Disney cancella i sette nani di Biancaneve e “si inchina” alla protesta di Peter Dinklage

27 Gen 2022 17:51 - di Gabriele Alberti
Sette nani Biancaneve

Neanche i sette nani di Biancaneve vanno bene. Così salta tutto. Stravolgere le favole, cambiandone i connotati della tradizione,  più che un vezzo sta diventando un diktat fuori controllo. Ma anche un capriccio arbitrario. La Disney ha deciso di trasformarli, dopo l’ennesima polemica sulla trasposizione in live action del capolavoro: ossia un film interpretato da persone in carne e ossa. Sono fioccate le polemiche più disparate non appena la Disney ha dato l’annuncio: prima la  “cancellazione” del principe azzurro, trasformato in un ladruncolo che conosce Biancaneve durante una rapina.  Poi la trasformazione della protagonista in u a donna che si autodetermina, senza “aiutini” principeschi, baci “rubati” e risvegli magici.  Ora polemica sui sette nani. L’ha tirata fuori Peter Dinklage, il nano de Il trono di spade, peraltro uno dei protaginisti più apprezzati dal pubblico della serie.

L’attore del Trono di spade: “Storia fottutamente retrograda”

L’attore si è scagliato senza mezzi termini contro la Disney: «Che cosa ca**o state facendo?». Il suo ragionamento è il seguente: la Disney sarebbe inclusiva e progressista a corrente alternata. Ne farebbero le spese i nani. «Sono rimasto spiazzato nell’apprendere che la major fosse molto orgogliosa di aver scelto, per il ruolo della protagonista Biancaneve, un’attrice latina (Rachel Zegler); per poi continuare a raccontare la storia dei sette nani. Non ha senso per me! Sei progressista per un verso ma poi continui a portare avanti questa storia: fottutamente retrograda, di sette nani che vivono nelle caverne?”. Un’uscita francamente bizzarra da parte dell’attore interprete di Tyrion Lannister del Trono di spade. “Intendiamoci: amo l’attrice protagonista, ha il mio massimo rispetto; così come le persone che pensano di star facendo la cosa giusta. Ma mi limito a chiedere: esattamente, cosa state facendo? Fermatevi, fate un passo indietro e riflettete».

La fiaba travolta secondo canoni inclusivi

A suo avviso se si racconta la storia di Biancaneve in maniera progressista, allora bisognerebbe essere coerenti in tutto. Anche lato sette nani, insomma. Stravolgerla del tutto. Che cosa c’è di offensivo e di retrogado in sette nani ingenuotti e teneroni? Che di notte vivono in una sorta di comune; e di giorno vanno a lavorare in miniera  al grido di «Andiam, andiam, andiamo a lavorare». Bizzarro che nella saga del Trono di spade proprio il suo personaggio prendesse le peggiori irrisioni, addirittura odiato dalla madre. Strano che proprio  con Biancaneve l’attore senta questo imperativo categorico di bocciare la favola vera per trasformarla in qualcos’altro.

Sette nani, la Disney si piega alle proteste: “Adotteremo un approccio diverso”

La risposta della Disney è forse più sconcertante delle rimostranze dell’attore. Attraverso una dichiarazione rilasciata a The Hollywood Reporter, la celebre casa cinematografica ha affermato che il nuovo film intende adottare “un approccio diverso con questi sette personaggi”; per “evitare di rafforzare gli stereotipi del film d’animazione originale”. La società ha aggiunto che “si sono consultati con i membri della comunità interessata dal nanismo” durante il “lungo periodo di sviluppo del film”. Hanno concluso dicendo che ulteriori informazioni saranno condivise all’inizio della produzione della pellicola.

Insomma, la Disney ha accolto l’obiezione dell’attore . «Non vediamo l’ora di poter condividere le novità una volta che il film entrerà in produzione», ha aggiunto la casa di produzione. Come si sa le riprese sono infatti fissate per quest’ estate. L’obiettivo di questa rivisitazione sarà proprio quello di «evitare di rafforzare gli stereotipi dell’originale film animato». A questo punto  logica vorrebbe che il film cambiasse il suo titolo, visto che con la favola originale non centra più nulla. Ma in un clima avvelenato in cui bisogna tutto cancellare, tutto riscrivere, a molti piacerà ugualmente andare a vedere una storia che di Biancaneve e i sette nani, non ha più ne lo spirito dell’una né gli altri.

Chissà come la Disney ripenserà i sette nani. Se li farà più alti, più bellocci, chissà.  Senza valutare che far finta che i nai non esistano è un’offesa forse peggiore che lasciarli nella loro veste tradizionale. La figura del nano è una figura leggendaria che fa parte di  millenni di tradizioni nordiche. Figura ricca di significati simbolici, evocazione di un mondo magico e avventuroso; portatore di valori quali amicizia, coraggio solidarietà. Tolkien nei suoi romanziriserva loro  un ruolo di spessore e positivo. Come da tradizione.

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