Governo beffato dai No vax: in tutta Italia fioccano i Covid party per contagiarsi e ottenere il Green pass

11 Gen 2022 17:21 - di Marta Lima
Incontri 'clandestini' dove l'obiettivo è contagiarsi con il Covid per avere il Green pass ed evitare il vaccino: l'ultima trovata dei No vax

Incontri ‘clandestini’ dove l’obiettivo è contagiarsi con il Covid per avere il Green pass ed evitare il vaccino. A quanto apprende l’Adnkronos è questa l’ultima trovata dei No vax per aggirare la stretta delle misure voluta dal Governo con l’obbligo del vaccino per gli over 50 e il super green pass. Nelle ultime settimane c’è stato un boom, complice le vacanze di Natale, di queste ‘incontri’ con una tam-tam sui canali Telegram. L’ultima, nata proprio a ridosso delle nuove restrizioni, è ‘Casual Coronavirus party‘ dove c’è chi inserisce veri e propri annunci: “Sono della provincia di Agrigento. Cerco positivo urgentemente e sono disposto a pagare”, la risposta non si fa attende: “Sono positivo e vivo in Toscana”. E’ così che poi si potrà passare all’incontro. C’è poi chi cerca un positivo “con urgenza” ed disponibile a “spostarsi ovunque”.

I No vax a caccia del Green pass per i guariti

La caccia al Covid-party o al Corona-party dopo il giro di vite del Governo è diventata per molti una necessità. Spesso sono persone che hanno bisogno del certificato per lavorare ma non vogliono vaccinarsi e così puntano al certificato verde che si ottiene anche se si è avuta la malattia. La dinamica è la stessa dei morbillo-party organizzati anni fa da alcune mamme no-vax che invitavano a frequentare le case con bambini colpiti da morbillo in modo tale che anche altri bimbi potessero prendere la malattia in modo naturale.

Altra modalità molto ricercata nella chat su Telegram è quella dello scambio della tessera sanitaria per effettuare un tampone. Il positivo al Covid, ovvero che ha fatto la malattia, presta la propria tessera sanitaria e così si ottiene un Green pass provvisorio. “Lo so che è truffa – scrive un utente – ma quella del Governo dal 2020 non è una truffa?”.

Bassetti: “Un fenomeno che conosco”

Dei Covid-party o corona-party “ne ho sentito parlare moltissimo ed è una cosa terribile: andando in una festa dove ti contagi con il coronavirus può andarti bene, con una forma blanda, ma anche malissimo e finire in rianimazione e anche peggio. Lo abbiamo detto e ridetto di fronte, il rischio è altissimo e così si gioca con la morte come con la roulette russa”, commenta all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova.

“Speravo di non sentire e vedere più cose come i morbillo-party – si rammarica Bassetti – è stata una cosa devastante del nostro passato. Di fronte a quest’ottusità non so cosa fare. Questi incontri sono contro la legge e non dovrebbero esserci. Spero che si esca dalla logica del Green pass e si arrivi a una situazione normalità, con l’immunità di gregge in primavera. Dobbiamo – conclude – ripartire e spero che ci saranno anche meno di queste stupidaggine dei Covid-party”.

Covid party scoperto ad Aviano

Un Covid party è stato scoperto ieri ad Aviano. Alla festa, pubblicizzata sui social media, avrebbe partecipato almeno una trentina di persone ignorando qualsiasi accorgimento per il contenimento della diffusione del Coronavirus. A intercettare l’invito su Instagram è stato un carabiniere. Lo riporta ‘Il Gazzettino.it. La locandina pubblicizzava una festa organizzata da americani in un’abitazione che si trova ad Aviano, lungo la strada che porta a Piancavallo e dove sabato sera la presenza dei carabinieri non è passata inosservata. I militari della stazione di Aviano, infatti, una volta allertati sul possibile ritrovo, sono andati a fare un controllo.

Gli organizzatori della festa avevano dato appuntamento per le 22 raccogliendo qualche decina di conferme e con il rischio che molte altre persone avrebbe potuto raggiungere all’ultimo momento, senza preavviso, l’abitazione. I carabinieri hanno rintracciato i due organizzatori dell’evento con l’intento di verificare se la festa fosse legale (non era chiaro, sulla base di quanto pubblicizzato sulla locandina, se si trattasse di un rave party) e con l’obiettivo di fare prevenzione in un momento così delicato della fase pandemica. I due organizzatori, una volta messi davanti alle possibili conseguenze, hanno preferito annullare l’evento. Sarebbe stato impossibile, infatti, mantenere il distanziamento durante i balli e festeggiare indossando le mascherine. Anzi, probabilmente lo scopo era proprio quello di contagiarsi per evitare di vaccinarsi e ottenere così il Green pass.

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