Drammatico appello di Federalberghi al governo. Rampelli: “A rischio mezzo milione di posti di lavoro”
La situazione del settore turistico ”è una catastrofe. E’ indispensabile uno scostamento di bilancio per trovare risorse”. Lo afferma il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (Vpc-Fdi), commentando l’audizione di Federalberghi. In una nota la definisce ”la rappresentazione plastica della incapacità del governo Draghi non solo di prevenire i problemi ma di gestirli nel momento della loro recrudescenza”.
“Quello che sfugge ai più – secondo Rampelli – è che l’Italia sta perdendo tutto dell’economia turistica. Graduatorie internazionali, proprietà delle strutture ricettive e intere filiere di professionalità che hanno fatto l’eccellenza della ricettività alberghiera italiana rischiano di essere espulse per sempre dal mercato con gravissimo danno all’offerta dei servizi. Che il turismo, soprattutto nelle città d’arte, fosse il settore maggiormente colpito dalla pandemia era cosa nota. Tuttavia, l’assenza di interventi governativi a sostegno degli operatori dimostra che Draghi ha la testa altrove. Mentre i suoi ministri non hanno forza negoziale in grado di garantire risposte certe e veloci. Si trovino le risorse per lo scostamento di bilancio onde garantire gli ammortizzatori sociali e scongiurare il licenziamento di 500mila professionisti del settore”.
Rampelli: “Governo incapace di far fronte ai problemi del settore”
“La situazione generata dalla pandemia continua a tartassare il turismo italiano ed in particolar modo il comparto ricettivo. Ad evidenziare il tema della grande crisi per gli hotel sono i dati recentemente diffusi da tutti gli osservatori nonché il desolante scenario delle città d’arte, private del turismo straniero. La nuova ondata di contagi, inoltre, ha determinato un’ulteriore diminuzione delle già scarse presenze nelle strutture ricettive, aggravandone la situazione economica e finanziaria”. Così in una nota Federalberghi.
Il quadro assume l’aspetto più allarmante proprio nelle località nelle quali maggiore è il peso delle presenze degli stranieri.
Per scongiurare la deflagrazione della crisi, il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, si è rivolto ai segretari generali delle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sollecitando un incontro urgente per l’esame delle prospettive del settore e per la verifica dell’attuazione delle richieste avanzate dalle parti sociali a governo e parlamento.
La relazione del presidente di Federalberghi
“Le grandi città, che nel 2019 rappresentavano un quinto delle presenze turistiche registrate in Italia, hanno subito un crollo del 71% nel 2021. È pressoché impossibile sopravvivere con questi dati. Non stupisce quindi – prosegue Bocca – che molte imprese siano chiuse da marzo 2020. E che molte altre purtroppo torneranno a chiudere nei prossimi giorni, a causa di una domanda stagnante e del clima d’incertezza generalizzato”.
“A fronte di ciò non hanno ad oggi trovato riscontro i pressanti inviti rivolti al governo e al Parlamento per l’adozione di misure emergenziali in favore del settore. Misure che abbiamo a più riprese congiuntamente richiesto e, in particolare, la proroga degli ammortizzatori sociali Covid-19”.
In relazione a quest’ultimo aspetto, l’impedimento nel poter fare ricorso all’integrazione salariale di emergenza sta portando alle aperture di tavoli sindacali per la riduzione di personale. “E’ evidente che si sta vivendo un dramma quotidiano. Un dramma che rischia di provocare un contraccolpo durissimo ai 500 mila lavoratori e di conseguenza alle loro famiglie”, conclude Federalberghi.