Covid, per i danni da vaccino arriva l’indennizzo: creato un fondo di 150 milioni di euro
Arriva l’indennizzo per chi ha subito danni da vaccino. La norma è prevista nel decreto legge Sostegni ter. Negli articoli della bozza, tra le tante misure, è stata stabilita una somma per gli indennizzi a chi ha avuto danni dopo la vaccinazione contro il Covid. In totale stanziati 150 milioni di euro, di cui cinquanta nel 2022 e cento nel 2023. Il risarcimento spetta a «coloro che abbiano riportato lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione anti-Covid».
Danni da vaccino: arriva l’indennizzo
A decidere le modalità e chi ne avrà diritto sarà un successivo decreto del ministro della Salute e di quello dell’Economia. Come si legge sul sito dell’Ansa.it , la questione degli indennizzi era già stata posta nelle scorse settimane dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che avrebbe espresso soddisfazione per il recepimento della misura insieme ai colleghi della Lega Erika Stefani e Massimo Garavaglia. La norma rappresenta, infatti, come riporta il Corriere della Sera, l’accoglimento dell’ordine del giorno, presentato dalla Lega e approvato anche dal resto della maggioranza in Senato pochi giorni fa.
La soddisfazione della Lega
«Bene che il governo abbia previsto con il decreto Sostegni un fondo da 150 milioni per garantire un indennizzo anche a chi non sia già soggetto ad obbligo vaccinale ma potrebbe riportare lesioni o infermità con menomazioni permanenti dell’integrità psico-fisica a causa della vaccinazione anti-Covid». Esprime soddisfazione Luigi Augussori, senatore della Lega e capogruppo in commissione Affari Costituzionali e «primo firmatario dell’ordine del giorno che impegnava il governo su questo tema».
«Una proposta della Lega – spiega – approvata i primi di gennaio con il decreto super green pass trovando la convergenza tra tutte le forze politiche, che finalmente ci hanno seguito in questa direzione. Siamo orgogliosi che le nostre indicazioni siano state determinanti per la scelte del governo, sul quale non avremmo potuto di certo incidere stando all’opposizione».