Coppa d’Africa tragica: ressa allo stadio per Camerun-Comore, 8 morti e 38 feriti (video)
Almeno otto persone sono morte, e 38 ferite, in una ressa per entrare allo stadio dove si giocavano i quarti di finale della Coppa d’Africa di ieri a Yaoundé tra i padroni di casa del Camerun e le Comore. In 50.000 volevano assistere alla partita, con il limite dei 48.000 ammessi a causa delle normative sul coronavirus. Testimoni hanno detto che la ressa si è verificata quando gli steward hanno chiuso i cancelli dell’arena e molti hanno ancora cercato di entrare nella partita vinta 2-1 dal Camerun.
Coppa d’Africa, sotto accusa gli organizzatori del Camerun
La federazione di calcio continentale Caf ha dichiarato in una dichiarazione di essere “a conoscenza dell’incidente” e di “indagare sulla situazione e cercare di ottenere maggiori dettagli su ciò che è accaduto. “Siamo in costante comunicazione con il governo del Camerun e il Comitato organizzatore locale”, ha affermato, aggiungendo che il suo segretario generale Veron Mosengo-Omba avrebbe visitato i feriti in ospedale.
Le vittime sono state “immediatamente trasportate in ambulanza, ma il traffico stradale pesante ha rallentato le operazioni di soccorso“, ha affermato il ministero. Anche un bambino è stato calpestato dalla folla, fuori dallo stadio, mentre venivano controllati i pass sanitari. Il neonato, “immediatamente portato all’ospedale generale di Yaoundé, è in condizioni clinicamente stabili.
La nazionale delle Comore costretta a cambiarsi sul pullman
Le clamorose lacune dell’organizzazione locale erano emerse clamorosamente anche prima della partita. La Nazionale delle Comore è infatti arrivata in ritardo allo stadio perché, non scortata, è rimasta bloccata nel traffico. I giocatori, dunque, si sono dovuti cambiare nel pullman: uno di loro, Chaker Alhadhur, 30 anni, terzino dell’Ajaccio, è stato scelto dal Ct per giocare in porta vista l’indisponibilità causa Covid dei tre portieri. Alkhadur ha cambiato, con il nastro adesivo, il numero di maglia per questa partita, come si usava al campetto tra amici. Le Comore, dopo un’espulsione subita al settimo minuto del primo tempo, hanno dovuto soccombere per 2 a 1 davanti ai favoritissimi padroni di casa.