Comiche quirinalizie: Popolo viola e Sardine in piazza contro “l’impresentabile” Berlusconi

22 Gen 2022 16:10 - di Giorgia Castelli
Popolo viola

Siamo alle comiche quirinalizie. Domani il Popolo viola, le Sardine e altri gruppuscoli di sinistra saranno in piazza Esquilino a Roma per protestare nuovamente contro la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. Il Popolo viola era già sceso in piazza il 4 gennaio, ma l’iniziativa si era rivelata un vero e proprio flop. Nonostante ciò l’animatore del Popolo, Gianfranco Mascia, ci riprova.

Popolo viola, il video di Mascia

In un video pubblicato su Facebook lancia il messaggio nella speranza questa volta di riuscire a resuscitare quel che resta del Popolo viola: «Quando si nomina Berlusconi al Quirinale, ci sono due atteggiamenti, c’è chi ride e chi storce la bocca. Ecco, il mio appello non è per coloro che ridono, perché sono berlusconiani dentro e ormai irrecuperabili, dopo trent’anni che hanno riso e non si sono ribellati alle parole, i gesti e i delitti della cultura del cavaliere nero».

Popolo viola in piazza contro la candidatura di Berlusconi

«Noi – continua Mascia – ci rivolgiamo a chi storce la bocca: non rimanete con le mani in mano, non aspettate che si tiri indietro, perché lui non si tirerà indietro e se lo farà vorrà qualcosa in cambio: immunità o nomina a senatore a vita. E noi questo non lo possiamo accettare. Per questo non aspetteremo che lui faccia finta di decidere». «Saremo in piazza Esquilino, a Roma, per ribadire “Abbiamo già dato”. Insieme a Popolo viola, Sardine e tante altre associazioni». E infine: «Ma soprattutto chiediamo a tutto lo schieramento progressista che non si svolga nessuna trattativa, non si tratta con gli impresentabili».

FI: «Scende in piazza per un anticipo del Carnevale»

Dura la reazione di Elvira Savino, deputata di Forza Italia. «Il Popolo viola, forse telecomandato a distanza, ha deciso di scendere in piazza per un anticipo del Carnevale. È infatti una carnevalata manifestare contro un leader come Berlusconi che si è sempre meritato gli incarichi istituzionali che ha ricoperto grazie alle elezioni e ai milioni di voti ricevuti. Certa sinistra di piazza e di salotto, invece, non si è ancora abituata al metodo democratico e vorrebbe comandare, ma senza prima vincere, invocando una millantata e inesistente superiorità morale».

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