Anche Helen Mirren vittima del politicamente corretto: «Non è ebrea, non può interpretare Golda Meir»

5 Gen 2022 20:12 - di Agnese Russo
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Anche l’attrice premio Oscar Helen Mirren finisce vittima dei deliri politicamente corretti, fra i quali quello per cui certi ruoli li possono interpretare solo persone con certe caratteristiche. Una tendenza che si è affermata anche in Rai, dove a farne le spese è stato il Tale quale show con il divieto di far interpretare cantanti neri ad artisti bianchi, in nome della lotta al blackface. Nella sostanza si tratta della stessa cosa capitata a Mirren. L’attrice, infatti, è stata oggetto di polemiche per aver accettato il ruolo di Golda Meir nel film Golda. La colpa della 76enne attrice pluripremiata a livello internazionale è quella di non essere ebrea e, quindi, a detta dei suoi accusatori, inadatta a interpretare l’iconica premier israeliana.

L’accusa dell’attrice ebrea: «Non doveva accettare il ruolo»

«L’ebraicità del personaggio è così importante. Sono sicura che sarà meravigliosa, ma non sarebbe mai permesso a Ben Kingsley di interpretare Nelson Mandela. Non potevi nemmeno provarci. Non avrebbe dovuto accettare questa parte», ha attaccato l’attrice ebrea Maureen Lipman intervistata da The Jewish Chronicle, rispetto alla quale comunque la stessa testata ha preso le distanze.

Se Helen Mirren non può interpretare Golda Meir…

L’editore di The Jewish Chronicle, Stephen Pollard, infatti, ha pubblicato un tweet in difesa di Helen Mirren, che nelle prime foto con il trucco di scena appare irriconoscibile. «Adoro Maureen Lipman, ma – ha avvertito – non potrebbe sbagliarsi di più su questo». «La logica della sua posizione è che l’unico personaggio che ogni attore può interpretare è se stesso», ha aggiunto, rievocando un vivace dibattito sui casting che ha animato Hollywood per diversi anni. Per molti, ad esempio, i personaggi gay, trans o disabili dovrebbero essere interpretati rispettivamente solo da attori gay, trans o disabili. Altri invece ricordano che lo scopo della recitazione sia interpretare proprio qualcuno diverso da sé.

 

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