Air Italy, Meloni: “Il governo condanna a morte il lavoro vero e proroga il reddito di cittadinanza”

4 Gen 2022 12:00 - di Adriana De Conto
Meloni Air Italy

Incredibile e inaccettabile la vicenda dei lavoratori di Air Italy, la seconda compagnia aerea italiana. Ieri sono arrivate le lettere che lasciano 1322 persone in mezzo a una strada e condannano a morte un altro pezzo di trasporto aereo italiano. Nell’inerzia più assoluta del ‘governo dei migliori’, che proroga il reddito di cittadinanza ma non difende il lavoro vero degli italiani“. Un commento di fuoco quello che Giorgia Meloni posta dai suoi profili social. Il dramma dei lavoratori di Air Italy è l’emblema di un fallimento. La raffigurazione plastica dell’incapacità di tutelare il lavoro vero. La prova provata che il reddito di cittadinanza rifinanziato e irrobustito in manovra, al netto di furbetti e quant’altro, non produce lavoro.

Air Italy, Meloni: “Inaccettabile: il governo proroga il rdc e poi…”

Fratelli d’Italia da sempre ha rilevato la pericolosità di provvedimenti inefficaci sul fronte occupazione; proprio mentre i fronti di crisi aperti sul tavolo del governo avrebbe potuto e dovuto suggerire altre vie. Giorgia Meloni utilizza due aggettivi precisi “incredibile e inaccettabile” per delineare l’esito drammatico per le famiglie dei  1.322 dipendenti. Non si può descrivere meglio di così la scudisciata arrivata. La compagnia aerea è in liquidazione, c’è il licenziamento con effetto immediato. A sancire la fine di un percorso durato quasi quattro anni (tra attività lavorativa e ammortizzatori sociali). Le lettere, anticipate via mail, sono datate 2 gennaio. Nessun preavviso ma il pagamento dell’indennità sostitutiva. “Come lo dirò a mio figlio?” è lo sconcerto di un padre, intercettato da Repubblica.

Air Italy, 1322 in mezzo a una strada, i sindacati: “Il governo non ha fatto niente”

Drammi che si moltiplicano. Anche su questa crisi il “governo dei migliori” non ha brillato per presenza. ‘‘Il governo non ha fatto niente e la cosa è abbastanza sconcertante”. E’ la denuncia che arriva dal segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, dopo l’invio delle lettera di licenziamento per i lavoratori di Air Italy.”Si sono salvate aziende di altri settori, mentre il trasporto aereo sembra settore senza nessun interesse per il governo”, evidenzia Tarlazzi all’Adnkronos. Che mette il dito nella piaga. Per i lavoratori delle compagnie aeree italiane il futuro è molto a rischio. Non per i percettori del reddito di cittadinanza.

“Con il governo non siamo riusciti a parlare”

”Siamo molto preoccupati -continua Tarlazzi- perché avevamo messo sul tavolo due proposte precise: avere ammortizzatori sociali in deroga alla normativa e in assenza dell’azienda, come è avvenuto per Alitalia; e poi costituire un bacino di riferimento per tutto il settore del trasporto aereo: dove far confluire queste persone per mantenere le certificazioni e le abilitazioni. Si tratta di misure necessarie per non perdere il patrimonio di professionalità e trovare presto nuova occupazione quando il settore si riprenderà dopo la pandemia. Il governo non ci da dato alcuna risposta”.

Anzi, aggiunge il segretario generale della Fit- Cisl, Salvatore Pellecchia:  ”Con il governo non siamo riusciti nemmeno a parlare’‘. ”Le professionalità del trasporto aereo non si trovano sul mercato. E sono necessari tempi significativi per la formazione, non possiamo lasciarli andare. Si tratta di politiche attive del lavoro di cui tutti parlano, ma quando bisogna metterle in atto sembrano distratti”. Già, intanto c’è il reddito di cittadinanza, poi si vedrà. Amarezza. Inaccettabile.

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