Vaccino ai bambini, Sileri: 65 su 10.000 rischiano l’ospedale e purtroppo 1 muore. Io non avrei dubbi

16 Dic 2021 13:10 - di Redazione
Sileri

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri non ha dubbi. E nel tentativo di abiurare i dubbi e rassicurare i genitori sulle perplessità persistenti in merito al vaccino ai bambini, rilancia: l’immunizzazione anti-Covid per la popolazione pediatrica «è un’opportunità. L’aspetto più importante è la protezione del bambino o della bambina che si vaccina. Sappiamo che ogni 10.000 bambini contagiati, 65 vanno in ospedale. E purtroppo uno di loro muore. Io non ci penserei due volte a vaccinare mio figlio, sapendo che c’è una possibilità su 10.000 che possa morire di Covid».

Sileri sul vaccino ai bambini: «È un’opportunità di protezione»

Una indicazione che il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri affida ai microfoni de L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus. Nell’ambito della quale aggiunge anche: «Dall’altra parte tu hai il vaccino il cui rischio è estremamente più basso. Oltre alla morte e alla guarigione – ha ricordato il numero due del Ministero della Salute – in mezzo c’è il “Long Covid”. Che secondo alcuni studi può riguardare il 10-12% dei bambini. A maggior ragione adesso che sta arrivando una variante che è molto più diffusiva, non si sa se più pericolosa o meno. Ma aspettare – sottolinea Sileri – non è una buona strategia. Abbiamo una quarta ondata in corso, che verrà rinforzata dalla variante Omicron e i casi aumenteranno di molto». Ad ogni modo, ha chiarito Sileri, «il vaccino non è obbligatorio per questa fascia d’età. Così come non sarà obbligatorio il Green pass».

«Il tampone per chi arriva da fuori è una garanzia. Il vero dittatore è il virus»

Non solo. «Il tampone in entrata per chi arriva in Italia dagli altri Paesi Ue è una garanzia», rilancia Sileri. «Dunque è giusto averlo messo. Si parla tanto di dittatura sanitaria, ma il vero dittatore è il virus. Ognuno fa le sue strategie. Bisogna copiare quelle migliori. Una delle strategie migliori negli ultimi 4 mesi è quella dell’Italia: e gli altri Paesi ci stanno copiando. La Gran Bretagna ora è invasa dalla variante Omicron. Ciò che accadrà lì sarà per noi una lezione per attuare altre misure contro il virus». E infine: «L’Italia – ha ricordato Sileri – ha una situazione migliore rispetto a quella di altri Paesi d’Europa. I casi salgono e continueranno a salire, la variante Omicron si diffonderà, pensare di poterla bloccare è impossibile. Il nostro compito – ha chiarito e concluso il sottosegretario – è cercare di rallentarne il più possibile la diffusione del nostro Paese. Certo, questa variante purtroppo coincide con le festività. Proprio come, purtroppo, anche quella dell’anno scorso»…

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