Superbonus, la super gaffe del grillino: “Aiuta l’ambiente”. Ma per ogni pratica servono 7,5 kg di carta
Il grillino loda la misura di incentivazione all’edilizia, il Superbonus 110%, che in effetti funziona bene, ma ovviamente sbaglia la motivazione e commette una clamorosa gaffe: quell’incentivo edilizio ha tante qualità ma non certo quello di aiutare l’ambiente, visto che la burocrazia costringe chiunque voglia presentare la domanda a compilare ben 32 moduli con un consumo di 7.5 kg di carta. Non proprio un toccasana per l’ambiente…
Il superbonus e la teoria ecologista del grillino Gubitosa
“Quando l’ex ministro Fraccaro padre del Superbonus, ha pensato a questa misura non c’era la pandemia: non è nato soltanto per aiutare l’economia, ma per l’ambiente”, ha detto il Vicepresidente del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa ospite di SkyTg24 economia. “Si parla tanto di ambiente, ne parliamo tutti ma come vogliamo cambiare veramente le cose se non andiamo a fare questo tipo di interventi? Noi rischiamo – ha continuato Gubitosa – che tra 50 anni la Sicilia raggiunga la stessa temperatura dei paesi africani. L’ambiente ed il contrasto ai cambiamenti climatici sono alla base dell’idea che ha avuto Riccardo Fraccaro del Superbonus”, conclude.
Un pacco di 32 carte per approvare la pratica, povero ambiente…
Forse il grillino Gubitosa non sa che ogni pratica può richiedere fino a 32 documenti diversi (un numero che può crescere in modo esponenziale se si vanno a guardare le singole pagine per ciascun documento) corrispondenti a un consumo stimato di 7.5kg di carta e 1000 litri d’acqua per pratica. Sono i numeri della ‘burocrazia’ legata al Superbonus, che, se da un lato ci aiuta a rendere più efficienti e sostenibili le nostre città, dall’altro si rivela una misura ‘sprecona’ da un punto di vista documentale.
A fare i conti sul peso che le pratiche necessarie per il SuperBonus possono avere sull’ambiente è Yousign (www.yousign.com), azienda della firma elettronica che punta a digitalizzare su cloud 15 milioni di documenti in Italia entro il 2023, che dimostra come la dematerializzazione documentale possa davvero avere un impatto positivo sulle aziende e sul pianeta: considerando infatti una media di 3 pagine a documento, e un totale di 100mila pratiche attese in Italia nel 2022, il risparmio in termini di carta e acqua ‘digitalizzando’ il Superbonus potrebbe arrivare rispettivamente a circa 800 tonnellate di carta e 1 milione di metri cubi d’acqua.
“L’edilizia è un settore a bassissimo tasso di digitalizzazione, ma il SuperBonus sta – involontariamente – anche aiutando in questo senso: con Yousign abbiamo registrato un aumento del +175% nelle richieste di firma elettronica da parte di imprese edili, general contractor, società che operano nel mondo dell’efficienza energetica o studi commercialisti che nella loro posizione di consulenza, aiutano i propri clienti a raccogliere, firmare ed inviare i documenti necessari per ottenere l’Ecobonus. Tutte legate all’esigenza di snellire, semplificare e velocizzare la burocrazia legata agli incentivi” spiega Fabian Stanciu, country manager di Yousign per l’Italia.