Strasburgo, Pd e M5S non votano la condanna del regime comunista di Cuba. Lo sdegno della Meloni

17 Dic 2021 18:00 - di Redazione
Cuba

Ci sono i diritti e ci sono i dritti. E non sempre collimano. È il caso della Risoluzione contro il regime castrista approvata ieri dall’Europarlamento e che ha visto le delegazioni di Pd e M5S – i dritti, appunto – letteralmente squagliarsi proprio quando bisognava difendere i diritti degli abitanti di Cuba. Strano, ma vero: i signori dem, solitamente lestissimi ad ergersi a difensori degli oppressi, hanno mostrato evidente imbarazzo nel condannare la repressione comunista made in Caraibi. Tanto è vero che non l’hanno condannata. Un’ambiguità non sfuggita ai parlamentari di FdI-Eccr a Strasburgo, che in una nota hanno attaccato la pilatesca posizione dei loro colleghi della sinistra.

Cuba nega i diritti umani

In due (Gualmini e Toia) si sono astenuti, mentre un terzo (Smeriglio) ha votato contro. Così come hanno fatto gli ex-grillini ora accasati nel gruppo dei Verdi. Quelli ortodossi, invece, hanno preferito astenersi. Sia come sia, nessuna condanna del regime di Cuba è venuta da Pd e M5S. Se per i primi è evidente il retaggio del legame ideologico che tuttora unisce i cascami del castrismo agli ex-comunisti nostrani, tra i secondi vige un vago e confuso terzomondismo che li ha portati prima ad orbitare intorno al regime venezuelano di Maduro e ora a simpatizzare per quello di Miguel Diaz-Canel.

La leader di FdI: «Letta e Conte si dissocino pubblicamente»

Com’era immaginabile, la votazione di ieri ha infiammato il dibattito anche in Italia. Giorgia Meloni ha chiesto a Letta e a Conte «di dissociarsi pubblicamente» dal voto delle loro delegazioni. «La sinistra – ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italiasi riempie la bocca di stato di diritto in Ue, ma non ha il coraggio di condannare un regime brutale che da oltre 60 anni regala miseria e repressione al popolo cubano». Pd e M5S rappresentano anche un pezzo della maggioranza. Un motivo in più per chiamare in causa anche  Draghi e Di Maio. «Al premier e al ministro degli Esteri – ha concluso la Meloni – chiediamo di ribadire ufficialmente il sostegno del governo italiano per una Cuba finalmente democratica e libera dal comunismo».

 

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