M5S a pezzi: la corsa del capogruppo alla Camera parte zoppa. Tofalo si ritira: rischiamo di implodere
M5S a pezzi, per Conte dopo il disastro al Senato è caos alla Camera. La corsa per l’elezione del capogruppo parte zoppa: Tofalo si ritira e annuncia: «Si rischia di implodere»… Altro che Natale: gli oneri incombenti sul M5S minano pericolosamente la polveriera pentastellata e di rovinare la festa al Movimento. La fine dell’anno, si sa, è tempo di bilanci e nuovi progetti, ma il tutto declinato alla realtà grillina significa che per Conte e i suoi i nodi vengono al pettine. E una serie di appuntamenti cruciali in vista sul calendario 5S – dall’approvazione della manovra, all’elezione del prossimo presidente della Repubblica – rischia di ingarbugliare la matassa già di per sé abbastanza aggrovigliata. Anche perché in mezzo ai due appuntamenti appena citati, c’è la resa dei conti fratricida. Uno scontro tutto interno ai grillini, furiosamente in corso tra gli attivisti. Una sfida che sta creando tensioni e malumori che rischiano di far saltare in aria equilibri precari e fragili e tavoli traballanti…
M5S alla deriva, dopo il naufragio dell’operazione Senato, è caos anche alla Camera
E allora, in questo quadro, non certo nuovo, il voto per l’elezione del nuovo capogruppo alla Camera non rappresenta solo un’ulteriore grana da sciogliere per Conte e il nuovo corso del M5S sempre in procinto di partire. Ma anche di fare da detonatore a una situazione ad alta temperatura polemica. E sul punto di implodere ad ogni banco di prova e di frantumare ulteriormente – tra esodi annunciati e fughe repentine – l’ensemble pentastellato già pesantemente depauperato. E che ciclicamente assottiglia le sue fila (ridimensionando ambizioni e traguardi) . Insomma, il vascello corsaro a cinque stelle è alla deriva, con il leader Conte che annaspa tra ansie e preoccupazioni di ogni ordine e grado.
M5S, Crippa (capogruppo uscente) punta alla rielezione
Il M5S e Conte navigano in acque agitate. Non sorprende allora che il primo scoglio incontrato sul loro percorso abbia arenato la corazzata grillina, incagliata sulla sfida per l’elezione del nuovo capogruppo M5S a Montecitorio. Entro le ore 14 di oggi i candidati alla presidenza del gruppo 5 Stelle dovevano ufficializzare liste e competitor interni con i vari componenti del loro possibile direttivo. A pochi minuti dal fischio d’inizio, però, è arrivato l’annuncio del passo indietro di Angelo Tofalo: il deputato grillino si è ritirato dalla corsa ai blocchi di partenza. E il motivo lo spiega il diretto interessato: «Il gruppo Camera rischia di implodere». E con lui, rischia di esplodere una realtà fragile e minata nelle fondamenta…
Il grillino Tofalo si ritira dalla corsa a capogruppo
Veniamo ai fatti. La partita per l’elezione del nuovo capogruppo M5S alla Camera entra nel vivo. Entra nel vivo la partita per l’elezione del nuovo capogruppo M5S alla Camera. Entro le 14 di oggi i candidati alla presidenza del gruppo 5 Stelle dovevano ufficializzare la lista con i componenti del loro possibile direttivo. Secondo gli schemi delineati, avrebbero dovuto essere due, con ogni probabilità, le squadre a sfidarsi: da una parte il “team” guidato dal capogruppo uscente Davide Crippa, che punta al terzo mandato consecutivo. Dall’altra la squadra dell’ex sottosegretario alla Difesa: Angelo Tofalo. Non solo. Secondo quanto registrato dall’Adnkronos, Crippa avrebbe presentato i nomi di Alessandra Carbonaro (vicepresidente vicaria). Francesca Galizia (tesoriere). Maria Soave Alemanno, Elisa Tripodi e Nicola Provenza (segretari d’Aula).
Il gruppo alla Camera rischia di implodere: abbiamo evitato ulteriori spaccature
Ma ecco che, a ring pronto e gong in scena, Tofalo annuncia di ritirarsi dalla corsa a capogruppo. «Non abbiamo presentato la squadra. In assemblea domani faremo l’analisi sulla situazione del gruppo alla Camera che rischia di implodere. Con maturità abbiamo evitato ulteriori spaccature», spiega all’Adnkronos il deputato pentastellato, ufficializzando il suo ritiro. E così resta in campo, dunque, la sola candidatura del capogruppo uscente Davide Crippa –che ha già reso nota la squadra del suo possibile direttivo – e la riconferma è pressoché scontata.
Conte sempre più solo alla guida di una squadra sempre più sguarnita…
Disinnescata la miccia, fuori della porta del M5S ora si accende il conflitto a fuoco su ben altre votazioni. Per cui, visto quanto accaduto oggi alla Camera. E considerato il caos che ha imperversato al Senato per l’elezione del nuovo capogruppo a Palazzo Madama del Movimento 5 Stelle, finito con un clamoroso verdetto di parità (36 a 36), che ha spinto poi Ettore Licheri a cedere il passo alla Castellone (una fedelissima di Luigi Di Maio) la retroguardia di Conte appare sempre più sguarnita. E il leader a 5S sempre più solo e alle prese con una squadra assottigliata e indebolita, chiamata ad affrontare la partita – ben più ardua – per il Colle…