Lady Diana, svelate le carte segrete sul funerale: per la Corona Elton John era «troppo sentimentale» (video)

30 Dic 2021 16:56 - di Agnese Russo
funerale lady diana

La resistenza di Buckingham Palace a una cerimonia «troppo sentimentale», l’insistenza del decano di Westminster perché, invece, il funerale fosse contrassegnato da qualcosa di «coraggioso» e legato «al mondo moderno» con la partecipazione di Elton John, i suggerimenti di Jacques Chirac a Tony Blair e le preoccupazioni di quest’ultimo per le possibili incursioni di Hillary Clinton. I National Archives britannici hanno pubblicato nuovi documenti riservati relativi al funerale di lady Diana, dai quali emergono dettagli inediti sui giorni concitati che seguirono quel 31 agosto 1997, quando la principessa del Galles trovò la morte insieme a Dodi Al-Fayed nel tunnel parigino de l’Alma.

Elton John voluto dal decano di Westminster

Colpisce, in particolare, il ruolo che ebbe il reverendo Wesley Carr, il Dean di Westminster, affinché Elton John desse voce al sentimento popolare di ammirazione e affetto per Diana. Buckingham Palace, infatti, preoccupato che l’esibizione si rivelasse «troppo sentimentale», non voleva che il baronetto cantasse. Fu Carr a insistere, rivolgendo un vero appello al Palazzo, per convincere la Corona che l’esibizione sarebbe stato un «gesto generoso» per il pubblico che aveva dato un’enorme manifestazione di affetto dopo la tragica morte della principessa del Galles.

Le preoccupazioni del Palazzo sul funerale di Lady Diana

Dai documenti emerge anche che originariamente la proposta di Westminster Abbey era che Elton John cantasse Your Song, ma poi in una seconda proposta inviata per l’approvazione di Buckingham Palace si parla di Candle in the Wind, che per il funerale di Lady Diana fu riadattata nella celebre versione Goodbye England’s Rose. Nel documento si legge che Carr affermò di ritenere che nel servizio funebre dovesse essere inserito qualcosa di «coraggioso, inaspettato e del mondo moderno» mentre qualsiasi cosa classica sarebbe stata «inappropriata». E per questo suggerì Elton John, caro a Diana e rappresentate del «meglio della cultura popolare».

I timori di Tony Blair e i suggerimenti di Chirac

Tra le carte segrete appena pubblicate, altre rivelazioni riguardano ai contatti che vi furono tra Tony Blair, allora premier britannico, e Jacques Chirac, presidente francese, dopo la morte di Diana e Dodi. In particolare, i documenti riferiscono di una telefonata in cui Chirac suggerì a Blair di «rafforzare le leggi per la tutela della privacy» dopo la morte della coppia inseguita dai paparazzi. I documenti mostrano, inoltre, come Downing Street fosse preoccupata che i francesi potessero fare delle dichiarazioni pubbliche in proposito.

Il pericolo scampato dell’attacco di Hillary Clinton ai media

E sullo stesso fronte negli uffici di Blair si tirò un respirò di sollievo quando Hillary Clinton, allora first lady americana, rinunciò all’idea di attaccare i media britannici in una conferenza stampa a Londra prima dei funerali a cui partecipò. «La sua inclinazione personale è di attaccare la stampa, ma il suo staff l’ha fermata», scriveva Jonathan Powell, capo dello staff di Blair all’addetto stampa del premier Alastair Campbell, che siglò il memo con un esplicito «bene».

 

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