Infrastrutture, da Atreju le proposte per “sburocratizzare” e rilanciare il settore

9 Dic 2021 14:58 - di Redazione
infrastrutture Atreju

Messi male e in ritardo su tutto: è questo, in estrema sintesi, lo stato in cui versano le nostre infrastrutture – per non parlare della ricostruzione delle zone terremotate – preso in esame da Fratelli d’Italia in apertura della quarta giornata di Atreju 2021. O meglio: è quanto emerso dal tavolo Ci pensiamo noi che si è svolto oggi sui temi di infrastrutture, territorio e grandi opere. Un punto sulla situazione da cui ripartire per ovviare al deficit e rilanciare il settore in difficoltà endemica.

Infrastrutture, ad Atreju le proposte dei conservatori per rilanciare il settore

E allora, far ripartire le grandi opere e liberarle dalla burocrazia è il progetto presentato oggi da Fratelli d’Italie nell’ambito di uno dei diversi eventi in calendario alla cittadella natalizia di Piazza Risorgimento. Perché, come spiegato nella sessione dedicata all’argomento, le infrastrutture sono fondamentali per i collegamenti sulle direttrici commerciali e turistiche. Ma anche per collegare le zone più isolate, sismiche o terremotate. Regolamentare in modo diverso il traffico merci nazionale: è improrogabile e necessario trasferirlo su ferro. Sono queste, in schematica sintesi, le proposte dei conservatori italiani emerse in apertura della quarta giornata di Atreju.

Risolvere le criticità e “sburocratizzare” le grandi opere

E non solo. Fratelli d’Italia ha posto l’attenzione sulla imbarazzante fragilità delle nostre strade, ponte e viadotti. E della loro manutenzione. A livello infrastrutturale esistono settori in cui l’Italia non è mai entrata. E manifesta così un grave ritardo di sviluppo rispetto ai suoi competitori internazionali. Adesso il Pnrr prevede 25 milioni per le reti ferroviarie. Oltre a 3 milioni per la logistica: se non riusciremo a impegnare questi soldi entro il 2023, perderemo un’occasione unica, hanno rimarcato al tavolo intitolato emblematicamente Ci pensiamo noi.

Infrastrutture, ad Atreju stato dell’arte e progettualità al tavolo di “Ci pensiamo noi”

Un’iniziativa a cui, da Atreju, hanno partecipato i senatori Nicola Calandrini, Massimo Ruspandini, Achille Totaro. E i deputati Maria Cristina Caretta, Alessio Butti, Rachele Silvestri. Oltre al responsabile Territorio e paesaggio di FdI, Luca Romagnoli. Un team che, oltre a evidenziare gravi mancanze e punti fermi da cui ripartire, ha proposto progetti e soluzioni per risolvere le criticità e ovviare alle gravi, e annose carenze.

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