In calo i contagi (28.064), crescono morti (123) e terapie intensive. A Firenze 10 casi sospetti di Omicron

18 Dic 2021 19:11 - di Redazione

In lieve calo i contagi e il tasso di positività che si attesta oggi al 4% (-0,3%). Ma crescono i ricoveri e le terapie intensive. Dopo l’impennata di ieri (con 28.632 casi), oggi in Italia si sono registrati 28.064 nuovi positivi nelle ultime 24 ore. I decessi da ieri sono stati  123. Un dato che porta a 135.544 le vittime del covid dall’inizio della pandemia. In totale i casi positivi dall’inizio dell’emergenza sono 5.364.852.

Tasso di positività al 4%, in lieve calo i contagi

Nelle e ultime 24 ore sono stati eseguiti 697.740 tamponi, tra test molecolari e test antigenici. Il numero degli attualmente positivi – si legge nel bollettino odierno diffuso dal ministero della Sanità – sale a 347.472 (+15.504) mentre quello dei guariti a 4.881.836 (+12.430). La regione che al momento riporta più casi giornalieri è Lombardia con più 6119. Seguono Veneto (con 4016), Emilia Romagna(con 2451) e Lazio (con 2409).

Crescono ricoveri e terapie intensive

Crescono purtroppo i dati riguardanti i ricoveri nell’ultima giornata. Il totale degli ospedalizzati in Italia è di 8.529 pazienti, con un aumento di 86 casi rispetto a ieri. Di questi, in terapia intensiva sono 953, con un aumento di 30 unità. In isolamento domiciliare si trovano 338.943 persone, 15.418 in più nelle ultime 24 ore. Tra dimessi e guariti si contano 4.881.836 persone, in aumento di 12.430 unità.

Variante Omicron, 10 casi sospetti a Firenze

Fissata una riunione della cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi per giovedì della prossima settimana, soprattutto alla luce della diffusione della variante Omicron. “Largamente attesa”, dice il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Che parla di un probabile aumento dei casi nei prossimi giorni. A Firenze, rende noto la Asl Toscana Centro, il laboratorio di microbiologia dell’ospedale di Careggi ha individuato 10 casi di sospetta variante Omicron. Si tratta di 7 donne e 3 uomini, residenti nella Toscana centrale e di età compresa tra gli 11 e i 60 anni.

La curva cresce, reparti sotto pressione

La curva cresce e preoccupa gli anestesisti che denunciano pressione crescente sui reparti. “Nel breve-medio periodo prevediamo che ci sarà una crescita consistente ma non tale da creare situazioni di grande criticità”, dice Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti.

Vaia: i cittadini collaborino per i tracciamenti

Il direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, invita a non drammatizzare e alla collaborazione per i tracciamenti.  “Oggi come ieri di fronte alla varianti bisogna mantenere un atteggiamento fermo e sereno. Ieri Delta e oggi Omicron. Dobbiamo isolare e sequenziare le varianti. E quindi adeguare gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione, in primis i vaccini e anche le terapie come gli anticorpi monoclonali. I cittadini devono collaborare e alla prima situazione di rischio o anche quando si avverte una seppur piccola sintomatologia bisogna andare nelle strutture dove si può fare un tampone e collaborare con la sanità pubblica”.

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