Dl fiscale, il governo fa cassa sul volontariato. Barbaro: stangata per le associazioni
Dl fiscale, fanno cassa pure sul volontariato: obbligo dell’Iva da gennaio. “Mentre a livello mondiale si ricorda l’importanza del volontariato nel corso della giornata internazionale, il settore del non profit è colpito duramente da un emendamento sugli adempimenti IVA. Ci auguriamo che il Parlamento intervenga prontamente correggendo quanto appena passato in Senato nel corso dei lavori per l’approvazione del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022. La norma deve essere corretta assolutamente”. Queste le parole di Claudio Barbaro, Senatore di FdI e presidente di ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane).
Dl fiscale, volontariato: Partita iva anche per attività non commerciali
La norma in questione, che ora attende il voto della Camera entro il 20 dicembre, stabilisce per le Associazioni – come sottolinea il Forum del Terzo Settore – “l’esclusione” dei corrispettivi specifici dal campo di applicazione dell’IVA al regime di “esenzione” dall’iva per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Ciò comporta che le associazioni e i soci dovranno fare fronte a una serie di adempimenti come l’apertura della partita IVA, anche per quella attività non configurabili come commerciali, fatturazione e registrazione delle operazioni.
Dl fiscale, Barbaro: “Discussone pasticciata, il governo torni indietro”
“Le realtà del volontariato sono perciò penalizzate, perché dovranno entrare in un sistema di rendicontazione a partire dal 1 gennaio pur non svolgendo attività commerciali. “Ciò obbligherebbe a sostenere costi di tenuta della contabilità Iva, oneri e ulteriori adempimenti burocratici, senza peraltro evidenti vantaggi per l’erario. “Anche sul fronte delle prestazioni sportive – prosegue Barbaro – si fa riferimento esclusivamente alle Associazioni senza fini di lucro, lasciando completamente fuori le Società Sportive Dilettantistiche segno di una discussione frettolosa e pasticciata.
Barbaro: “L’associazionismo è una risorsa, non va colpita”
“Non è pensabile che, dopo un periodo emergenziale come quello che abbiamo e stiamo ancora vivendo, il nostro comparto sia colpito ‘dall’interno’ e si continui a rilevare la mancanza di attenzione per quelle migliaia di organizzazioni che rappresentano una risorsa straordinaria per il nostro Paese, da tutelare e sostenere. I legislatori devono tenere conto dell’importanza in Italia dell’associazionismo – ha concluso Barbaro- e rendere omogenea l’azione di riordino del quadro fiscale, tenendo conto anche delle riforme in corso sullo Sport e sul Terzo Settore”. Il terzo settore va sostenuto, non colpito”. “L’esame del decreto fiscale passa ora alla Camera e Fratelli d’Italia annuncia che si batterà strenuamente per correggere questa norma ed evitare di infliggere un duro colpo al terzo settore italiano”. Promette battaglia Giorgia Meloni.