De Luca sempre più trash: “C’è chi parla di patrioti a capocchia. Salvini? Uomo di Neanderthal”

16 Dic 2021 16:16 - di Luisa Perri
De Luca, vaccini

Ormai con sempre maggiore frequenza, Vincenzo De Luca assomiglia a una versione incupita di Maurizio Crozza. Anche oggi il governatore campano ha “imitato” il suo imitatore con un intervento decisamente “trash”.

In occasione dell’apertura della campagna di vaccinazione per i più piccoli, il presidente della Campania è intervenuto in una scuola napoletana e ha risposto sulle perplessità di Matteo Salvini sul vaccino ai bambini. «Lasciamo perdere Salvini – ha ghignato De Luca ai giornalisti – quando dice queste cose Salvini mi ricorda sempre che lui è ancora allo stadio evolutivo del Neanderthal, prima di arrivare al Sapiens Sapiens ci vogliono altri 40mila anni».

«Ricordiamo a Salvini – ha aggiunto De Luca – che sono stati già vaccinati centinaia di milioni di persone e milioni di bambini di questa fascia di età e non è successo assolutamente niente. Veramente è irresponsabile continuare ad alimentare un clima di paura, di preoccupazione».

La tesi di De Luca: “I patrioti sono quelli che hanno fatto il vaccino”

Il politico salernitano ne ha avute indirettamente anche per Giorgia Meloni, pur senza nominarla esplicitamente. Parlando del successore del presidente Mattarella, ha dichiarato: «Ci sono personalità nel nostro Paese che possono ricoprire questo ruolo. L’importante è fare meno ammuina, meno demagogia, parlare meno di patrioti a capocchia. I patrioti in Italia sono quelli che hanno fatto la campagna di vaccinazione, non quelli che facevano i cortei contro il vaccino a via del Corso, i patrioti sono quelli che combattevano a viso aperto la stupidità e l’irresponsabilità dei no vax, non erano patrioti quello che lisciavano il pelo ai no vax che aggredivano carabinieri e poliziotti. Quindi togliamo di mezzo la demagogia, facciamo le persone serie, lasciamo se è possibile Draghi al suo lavoro e individuiamo una personalità che sia di garanzia nazionale per tutti quanti noi».

Lo show trash di De Luca sicuramente non ha fatto ridere Confcommercio. L’ordinanza firmata ieri dal presidente campano comporta infatti il divieto generalizzato di consumo di cibi e bevande per l’intera giornata dal 23 dicembre al 1° gennaio, «che di fatto – denuncia l’associazione di categoria – impedisce anche il consumo immediato di gelati e prodotti di pasticceria e rosticceria, penalizzando le migliaia di attività che si basano su questo genere di consumi d’impulso e che non possono essere certamente classificate tra quelle a rischio di provocare assembramenti».

Confcommercio e FdI contro l’ordinanza regionale

Un’ordinanza che il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario regionale di FdI in Campania, boccia senza appello.  «Se il governatore della Campania ritiene che vanno intraprese misure di contenimento – dice Iannone – lo faccia con raziocinio e ristori economicamente chi riceve danno. È troppo facile scaricare il peso sui soliti esercenti, bar e ristorazione in particolare, a cui ha dato qualche spicciolo soltanto prima della sua campagna elettorale. Inoltre, l’ordinanza emanata ieri contraddice esattamente ciò che prevedeva quella di Natale dello scorso anno. Si vede che non solo il virus è soggetto a varianti ma anche le ordinanze di De Luca. Dice di voler combattere gli assembramenti ma consente lo svolgimento dell’iniziativa “Luci d’artista”, salvo poi vietare alla gente i consumi perchè possono favorire gli assembramenti. De Luca – conclude il senatore di FdI – ha reso ridicolo il senso della logica ed unica coerenza che si riscontra nel suo operato è quella di scaricare la crisi su chi lavora, lasciato senza aiuti».

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