Covid creato a tavolino dalla Cina, denuncia un libro. “Ma se lo dici ti accusano di essere razzista e di destra”

18 Dic 2021 15:37 - di Lucio Meo
Covid creato in laboratorio dalla Cina: Paolo Barnard, autore del libro 'L'origine del virus', lancia pesanti accuse al governo di Pechino

Un ”vero e proprio crimine sanitario contro l’umanità” quello che la Cina ha commesso tacendo, alla comunità scientifica e al mondo intero, che il Covid-19 è ”scappato” da un laboratorio dopo ”una sperimentazione durata anni” per creare ”un virus in grado di contagiare in modo asintomatico”. Ma soprattutto tacendo ”la caratteristica molecolare di questo virus”, che ”i cinesi sapevano avendolo costruito in laboratorio e avendo sequenziato il genoma a fine dicembre 2019”. Se ”l’Organizzazione mondiale della Sanità e il mondo scientifico avessero saputo a inizio gennaio del 2020 quale era la caratteristica molecolare” del coronavirus, avrebbero potuto adottare ”provvedimenti molto precisi” e ”risparmiare milioni di morti”, ”migliaia solo in Italia”. E ”la Pfizer avrebbe potuto lavorare a un vaccino più duraturo”. Invece ”la Cina ha fatto con il Covid-19 quello che la Russia ha fatto con Cernobyl”. Ne è convinto Paolo Barnard, autore del libro ‘L’origine del virus’ edito da Chiarelettere, che in una intervista ad Adnkronos (video) parla di ”virus mostri”, come il Sars Cov-2, che si basano su una ”tecnica della virologia nota come ‘gain of function”’. Una tesi espressa qualche giorno fa anche da una studiosa di Harvard.

Covid in laboratorio, le accuse alla Cina

In pratica si tratta di ”prendere un virus che si considera potenzialmente pericoloso per animali e uomini, lo si incattivisce in laboratorio appositamente con il pretesto di poterlo combattere meglio se un giorno si incattivisce in natura”. Questa è ”una follia” che è avvenuta nel laboratorio di Wuhan, spiega l’autore, dove ”gli esperimenti sono iniziati nel 2010” e dove ”nel 2015 è stato creato il coronavirus chimerico che è quasi certamente la spina dorsale di quello scappato da Whuan nel 2019”. Proprio perché creato in laboratorio per infettare meglio, il Covid-19 ”contiene un meccanismo molecolare chiamato ‘furin cleavage site’ che ha solo questo covornavirus nella famiglia di 1500 coronavirus che si conoscono” e che ”nella letteratura scientifica rende questo virus molto aggressivo”.

Ma non solo. Oltre al ”meccanismo micidiale taciuto dalla Cina se ne è aggiunto un altro”, prosegue Barnard, che cita ”gli aminoacidi finali (del Covid-19, ndr) che si attaccano letteralmente ai ricettori della cellula umana dove non c’è il ricettore” e ”anche questi non si trovano in natura”. Altra caratteristica ”terribile” che ”permette a questo virus di essere super aggressivo” è il fatto che ”fa tropismo di organi in modo asintomatico” e ”colpisce organi diversi nonostante sia un virus respiratorio”, quindi attacca ”cuore, capillari, cervello, intestino…”. Ed è proprio ”a causa di questo orrendo meccanismo che causa stragi”, spiega l’autore.

Le tesi di Paolo Barnard, autore del libro ‘L’origine del virus’

Solo il 31 dicembre del 2019 la Cina ha segnalato la nuova malattia respiratoria virale, ma come spiega Barnard ”a metà novembre 2019 a Whaun tre ricercatori del laboratorio erano stati ricoverati con una grave malattia respiratoria. Gli scienziati cinesi negano che sia successo”. Il 13 e il 21 novembre vengono segnalati altri due casi, mentre il 25 un insegnante inglese, Connor Reed, viene evacuato da Whuan, torna in Inghilterra e due mesi dopo viene confermato che era Sars Cov-2. ”Tutto questo contraddice la versione cinese del primo caso riportato a dicembre”, afferma.

La Cina tace perché, prosegue Barnard, altrimenti avrebbe dovuto ”confessare una sperimentazione scellerata” di cui, tra l’altro, ”l’intelligence americana e quella israeliana erano a conoscenza”. Pechino mette anche in atto un ”tentativo disperato di coprire tutto” e ”nel settembre del 2019 scompaiono 16 milioni di pipistrelli dal database pubblico che l’istituto di Whuan condivideva con la comunità internazionale. Inoltre il 30 dicembre del 2019 vengono alterati i database dei nuovi coronavirus che venivano consultati dai virologi internazionali”. Infine ”il governo cinese ordina di distruggere tutti i campioni di Sars Cov-2 già isolati”.

Chi denuncia Pechino viene accusato di razzismo

Eppure esiste ”una censura mondiale sull’origine del coronavirus”, parlare di ”una origine cinese equivale a essere considerati filo Trump, razzisti, di destra”. Ma le prove della ”fuga da un laboratorio sono nella storia evolutiva di questo coronavirus, che non ha famiglia, nessun antenato, nessuno parente lontano o vicino, nessuna prova che sia passato dall’animale all’uomo, nessuna impronta digitale. Sbuca dal nulla” ed è ”adattissimo a contagiare l’uomo da zero”. Tra l’altro ”i cinesi dicono che viene dai pipistrelli, ma il Sars Cov-2 non è in grado di infettare i pipistrelli”. Insomma, ”scoppia la terza guerra mondiale e nessuno può dire chi ha lanciato la prima bomba, chi ha lanciato questo virus nel mondo”. E’, conclude Barnand, ”il politically correct anti Trump che ha messo fine alla vita di cinque milioni di innocenti. Tutti morti che si potevano evitare”.

 

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