Scivolone antisemita per La Feltrinelli: “esalta” i Protocolli di Sion. L’Ambasciata: «Siamo sgomenti»

4 Nov 2021 16:16 - di Gigliola Bardi
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Un grave scivolone antisemita travolge La Feltrinelli. La forse più politicamente corretta casa editrice italiana, proprietaria di una catena di negozi in cui era invalsa l’abitudine (dei clienti, per carità) di mettere il libro di Giorgia Meloni a testa in giù, ha messo in vendita sul proprio store online i Protocolli dei Savi di Sion, un falso che rappresenta la summa della propaganda antiebraica. Soprattutto, inizialmente, lo ha messo i vendita senza alcuna nota critica e, anzi, con una presentazione che sembrava strizzare l’occhio alle tesi deliranti contenute nel volume. La faccenda non è passata inosservata alla Comunità ebraica, che ha denunciato il caso su Twitter, e dopo la quale è intervenuta anche l’Ambasciata di Israele a Roma.

Lo scivolone antisemita della Feltrinelli

«Ehi, La Feltrinelli, attenzione qui. Davvero pensate si possa proporre i Protocolli dei Savi di Sion,  libro chiave della propaganda antisemita, senza una nota che ne evidenzi la falsità? Così si favoriscono i teorici del complotto a danno dell’imprescindibile analisi storica», si legge nel post di ieri sera della Comunità ebraica di Roma, che ha rilanciato anche uno screenshot col marchio Feltrinelli. Quello che si legge nella foto postata dal profilo della Comunità ebraica ne spiega l’indignazione. Cose come «fin dall’inizio sono stati bollati di essere un geniale falso e le motivazioni pro o contro sono tante, soprattutto da parte di coloro che desiderano affossarli definitivamente». E, ancora, «veri o falsi che siano, ormai non conta più, perché questi misteriosi protocolli, persino fuori dal loro tempo, si sono rivelati laicamente profetici». E così via. 

La retromarcia della casa editrice sui Protocolli di Sion

La Feltrinelli si è giustificata dicendo che la competenza della sinossi era della casa editrice e non sua, poiché in questo caso loro fungono solo da rivenditore. A cercarla oggi, comunque, la descrizione che si trova sullo store Feltrinelli ha tutto un altro tenore: parla chiaramente di un falso accertato, che ha avuto un «ruolo drammatico nella diffusione dell’antisemitismo e delle persecuzioni anti-ebraiche», sottolineando che il fatto che «l’antisemitismo di ieri e di oggi si sia ostinato a propagandare con successo sempre rinnovato l’autenticità dei Protocolli di Sion è sicuramente l’ennesima, lampante prova della stupidità umana». Il libro comunque resta in vendita.

Lo sgomento dell’Ambasciata d’Israele a Roma

E lo scivolone resta. Tanto da aver provocato anche una presa di posizione dell’Ambasciata d’Israele a Roma, che si è detta «sgomenta» per l’accaduto. «Condividiamo le parole della professoressa Milena Santerini (Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, ndr), ritenendo incredibile che si possa diffondere un libro così pericoloso senza specificare l’uso che se ne è fatto nella storia», ha proseguito l’Ambasciata, sottolineando la necessità di una più decisa azione di contrasto all’antisemitismo, a partire dalla formazione scolastica.

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