L’aggressore omofobo di Ferrara è un immigrato: “Ho reagito a frasi razziste della coppia gay” (video)
L’aggressione omofoba di Ferrara ha innescato un bizzarro cortocircuito. Infatti, il giovane accusato di aver inneggiato a Mussolini sarebbe un giovane immigrato che sostiene di aver reagito a frasi razziste da parte della coppia gay. Insomma, quanto descritto finora dai giornali nazionali, assume nuovi sviluppi sui quotidiani locali.
«Sembra che l’aggressione omofoba di domenica scorsa a Ferrara sia stata provocata dalle stesse “vittime”, almeno secondo la versione di uno degli “aggressori”, A.K., come riportato da alcuni quotidiani che lo hanno potuto intervistare». Commenta così il senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni, vicepresidente della Commissione Giustizia.
«Secondo la versione di A.K., infatti, i giovani “aggrediti” avrebbero reagito a un lancio di petardi (non contro di loro in particolare) con la frase: “Straniero di merda se ci fosse stato Mussolini tu ora non saresti qui”. A quel punto l’aggressore avrebbe reagito dicendo le frasi incriminate: “Conoscete Mussolini? Sapete che vi brucerebbe tutti?”». In pratica, secondo questa versione, le prime ad avere tirato in ballo il Duce sarebbero state le vittime.
Balboni: “Sull’aggressione di Ferrara occorre maggiore prudenza”
«Una dinamica che, se confermata – prosegue il senatore di FdI – dimostrerebbe che la deprecabile frase pronunciata da A.K. e/o dai suoi amici sarebbe di fatto la reazione a un’offesa altrettanto grave di chiaro stampo razzista. A questo punto consiglierei maggiore prudenza agli organizzatori della manifestazione di sabato prossimo indetta da Arcigay contro l’aggressione omofoba, perchè rischiano di dover scegliere se considerare più grave l’omofobia anzichè il razzismo. Forse sarebbe più opportuno aspettare che gli inquirenti accertino come si sono svolti realmente i fatti. Nel frattempo – conclude Balboni – sarebbe anche auspicabile che Arcigay smettesse di accusare chi ha votato contro una legge liberticida come il ddl Zan di essere tra chi ‘di fatto giustifica questi atti di violenza’, come si legge nel suo comunicato, talmente in malafede su questo da non meritare commenti».