Loggia Ungheria, la Procura di Brescia chiede il rinvio a giudizio per Davigo e Storari
Arriva la richiesta di rinvio a giudizio a Brescia per l’ex-consigliere del Csm Piercamillo Davigo ed il pm di Milano Paolo Storari, indagati per rivelazione del segreto d’ufficio nella vicenda dei verbali dell’avvocato Piero Amara ex-consulente legale dell’Eni sulla presunta loggia Ungheria, poi nobilitato dalla Procura di Milano al ruolo di supertestimone.
A firmare il provvedimento con il quale i magistrati di Brescia chiedono il processo per i due colleghi di Milano, il procuratore capo Francesco Prete e il pm Donato Greco.
Per la settimana prossima sono fissati, in sede di chiusura indagini, gli interrogatori del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e del pm ora in forza alla procura europea Sergio Spadaro, indagati per rifiuto d’atti d’ufficio per la gestione di Vincenzo Armanna, protagonista nel processo Eni-Nigeria.
Resta da definire a Brescia la posizione dell’aggiunto milanese Laura Pedio, così come – da quanto si apprende – il gip non ha ancora deciso sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura nei confronti dell’ex-procuratore capo di Milano Francesco Greco con cui Storari aveva avuto uno scontro proprio in relazione alla gestione delle dichiarazioni sulla presunta Loggia Ungheria rilasciate a verbale dall’ex-consulente legale dell’Eni, Piero Amara.
Ho ascoltato Davigo quando asseriva che gli assolti in tribunale perchè innocenti, l’avevano solo “fatta franca”. Speriamo che anche lui in sede di giudizio, la “faccia franca”!
Spero solo che un giorno, quella parte malata della Magistratura che ha usato il proprio alto Ministero per fare politica, paghi il fio delle proprie colpe.