Leopolda, Renzi sfotte Conte: perché non gli date RaiGulp? E oggi mostra le carte sulla vicenda Open

20 Nov 2021 12:28 - di Redazione
Leopolda

Al via la seconda giornata dell’undicesima edizione della Leopolda, la kermesse aperta ieri sera dal leader di Italia Viva Matteo Renzi nell’ottocentesca stazione fiorentina. Nel pomeriggio di oggi lo stesso Renzi aprirà un focus su quanto accaduto intorno alla vicenda della Fondazione Open, che lo vede indagato dalla Procura di Firenze, con il “giglio magico” (Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai) per finanziamento illecito ai partiti.

“Io non temo assolutamente nulla – ha detto stamattina il leader di Italia Viva – perché non ho mai violato la legge e men che meno la legge sul finanziamento della politica. Tutti i nostri finanziamenti sono riscontrabili. Invece penso che chi sta facendo questa inchiesta, alcuni investigatori, loro sì che hanno violato la legge. Io non ho mai violato la legge, non credo che certi magistrati possano dire altrettanto”.

Su Radio Uno Renzi ha parlato anche di Quirinale: “Cercheremo di trovare – ha detto – un profilo europeista, riformista, contro il sovranismo e che rafforzi l’Alleanza Atlantica”.

Della serata che ha aperto la Leopolda restano i fischi a Lilli Gruber e gli sfottò a Giuseppe Conte. “Basta con questa storia della tv, diamo un segnale di amicizia a Giuseppe Conte“, ha detto Renzi. E ai “no” del pubblico ha replicato: “No, non fate così. Ci sono dei momenti che anche le persone che non ci stanno simpatiche hanno bisogno dell’umana solidarietà. Ieri ho visto quest’uomo in una condizione che mi ha fatto male al cuore. Faccio un appello all’amministratore delegato della Rai – ha concluso Renzi – dategli almeno RaiGulp, non è possibile che non vadano in tv”.

Un Renzi inorgoglito dal successo di pubblico della sua Leopolda oggi ha così commentato sui suoi profili social: “Non c’è niente da fare. Quando arriva la Leopolda, crollano improvvisamente le certezze di chi dice che siamo solo il 2%, che non contiamo nulla, che siamo condannati a sparire. C’è un popolo che ha voglia di buona politica. E che tutti gli anni ci sorprende. E ci invade con il proprio coraggio, con la propria fantasia. Un popolo di tutte le età. Un popolo che viene da tutte le regioni italiane. Un popolo che vuole la politica, non il chiacchiericcio”.

 

 

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