La sceneggiatrice di Rust accusa Baldwin: giocava alla roulette russa. E chiede i danni

18 Nov 2021 11:22 - di Roberto Frulli
Alec Baldwin

La sceneggiatrice Mamie Mitchell che dopo l’incidente sul set del film “Rust” in cui Alec Baldwin sparò per errore con una pistola che doveva essere a salve uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins sostiene che l’attore giocava alla roulette russa e che “nella sceneggiatura non era previsto che sparasse”.

La Mitchell, che dopo l’incidente chiamò la polizia sul set cinematografico e che ha portato in giudizio Baldwin, lo ha accusato, tramite il suo avvocato, di “giocare alla roulette russa” quando ha sparato con la pistola senza prima controllarla.

Baldwin e i produttori del film, che sono stati anche citati nella causa, non hanno ancora commentato, mentre nessuna accusa penale è stata intentata, dato che le autorità stanno ancora indagando sulle tragiche riprese del 21 ottobre sul set del film western “Rust”.

La Mitchell sostiene che la sceneggiatura richiedeva tre inquadrature ravvicinate: una degli occhi di Baldwin, un’altra di una macchia di sangue sulla spalla e una terza del busto, “mentre con la mano raggiungeva la fondina per prendere la pistola. Non c’era una scena in cui Baldwin o qualsiasi altra persona avrebbe dovuto sparare”.

Ieri l’avvocato della Mitchell, Gloria Allred, ha descritto in una conferenza stampa il comportamento di Baldwin e dei produttori del film come “spericolato“, accusandoli di non aver seguito i protocolli di sicurezza.

“L’attore – ha aggiunto – ha scelto di giocare alla ‘roulette russa’ quando ha sparato con una pistola senza controllarla o senza che l’addetto alla sicurezza lo facesse in sua presenza. La possibilità di lesioni o di morte erano una conseguenza probabile“.

“Rivivo la sparatoria e il rumore dell’esplosione della pistola più e più volte”, ha detto ai giornalisti la Mitchell, che, secondo quanto riferisce, si trovava a poco più di un metro di distanza da Baldwin quando l’attore ha sparato e che gli chiederà il pagamento di danni per le conseguenze emotive che i fatti di cui è stata testimone le avrebbero cagionato.

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