I sindaci del Pd sfidano il leader. Ricci: «Letta è il nostro coach, ma decida come metterci in campo»
La sfida è lanciata da tempo. I sindaci del Pd scalpitano, vogliono contare almeno quanto pesano. E portano in dote il bottino delle amministrative di ottobre, che si sono rivelate un cavallo di Troia per Enrico Letta. “Il partito dei sindaci è qui, il Pd e il fronte del centrosinistra. Che oggi, anche grazie alle ultime elezioni amministrative, rappresenta il 70% dei sindaci italiani”. Sono parole che non lasciano margini di dubbio quelle pronunciate con l’enfasi delle grandi occasioni da Matteo Ricci al microfono dell’assemblea dei sindaci dem in corso a Roma.
I sindaci del Pd sfidano il segretario
“Enrico Letta è il nostro coach, decida lui come metterci in campo. Sapendo che la destra nelle nostre città l’abbiamo già battuta”, incalza il primo cittadino di Pesaro che intesta ai sindaci la vittoria alle urne in polemica con la dirigenza romana del Nazareno. “Sta a lui mettere in campo una immagine vincente del Pd. Oggi l’immagine di Letta, autorevole, forte, seria, insieme a quella dei sindaci di centrosinistra è vincente e fortissima agli occhi degli italiani. E’ una proposta robusta, di contenuti, vincente per l’Italia”.
Ricci: “Abbiamo battuto la destra, Letta decida come metterci in campo”
Dal almeno un mese i sindaci dem mordono il freno. E lasciano capire che potrebbero commissariare Letta dando vita a un nuovo partito. A mettere le mani avanti è stato Antonio Decaro, presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), che non ha risparmiato critiche al Nazareno. Di questo passo si rischia la nascita interna del partito dei sindaci. E Letta deve prendere atto che se gli amministratori si coalizzano, per la popolarità che hanno, saranno loro a governare il Partito democratico.
Velentina Cuppi: “Siamo sempre in prima linea”
“Siamo sempre in prima linea, essere amministratori locali significa metterci la faccia per tutte le decisioni. Spesso anche per quelle non prese da noi”. Gioca a carte scoperte la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi, presidente dell’Assemblea del Pd. I sindaci sono la vera ossatura del partito e devono poter contare di più. “Gli amministratori locali devono essere sempre di più attori principali nel partito”, continua la Cuppi. Che non ci sta a farsi dettare l’agenda da Roma. “Le proposte dei sindaci devono indirizzare l’azione futura del partito, sempre di più. Siamo anello di congiunzione tra Stato e persone. Noi sentiamo tutto questo come un grande punto di forza e orgoglio”. Poi si toglie l’ultimo sassolino dalla scarpa. Denunciando tra le righe il maschilismo dei colleghi. “Prendiamo un impegno, proprio mentre stiamo facendo una battaglia contro la violenza sulle donne. Verso le prossime tornate elettorali dobbiamo prenderci l’impegno di avere tante candidate sindache”.