«I feti non sono rifiuti»: FdI chiede il cimitero dei bimbi mai nati in Abruzzo. Femministe infuriate

19 Nov 2021 13:30 - di Federica Parbuoni
cimitero feti

Ha sollevato una levata di scudi, da parte di sinistra e femministe, la proposta di legge di FdI in Abruzzo per garantire una degna sepoltura ai bimbi mai nati, in un cimitero dei feti. Il testo, il cui iter è iniziato qualche giorno fa in commissione Sanità, integra l’attuale regolamento di polizia mortuaria sulla materia, prevedendo per ogni feto di età inferiore alle 28 settimane e superiore ai 90 giorni che la Asl provveda al seppellimento in una specifica area cimiteriale. La misura punta a evitare che i feti dei bimbi mai nati finiscano smaltiti come rifiuti.

Le femministe s’infuriano: «Aborto libero per tuttə»

Benché non entri affatto nel merito della legge 190 e, come chiarito dal coordinatore del partito, Etel Sigismondi, abbia l’intento di stimolare un confronto e una riflessione sul tema, il testo ha provocato le reazioni furibonde delle femministe e dell’opposizione giallorossa in Regione, che lo descrivono come un attacco alla libertà di abortire. «Fermiamo questo ennesimo attacco alla libertà di scelta delle donne!», hanno scritto le femministe del collettivo “Fuori genere”, lanciando sit-in di protesta a L’Aquila e Pescara e rivendicando «aborto libero, sicuro e gratuito per tuttə», scritto con lo schwa che si usa per evitare l’attribuzione di genere. In prima linea anche il M5S, che ha tuonato: «L’Abruzzo non è il Texas».

FdI: «Il feto non è un rifiuto, serve una riflessione»

La legge, presentata dai consiglieri Mario Quaglieri, Guerino Testa e Umberto D’Annuntiis, si basa «su due punti: quello di informare sulla possibilità di sepoltura dei bimbi scomparsi prima della 28esima settimana di gestazione, e quello di sostenere che il feto, o seme della vita che non riesce a germogliare per vari motivi, sui quali non entriamo, non venga equiparato a un rifiuto sanitario e smaltito come tale», ha chiarito ancora Sigismondi. «È una riflessione d’obbligo», ha aggiunto l’esponente, invitando tutto il centrodestra alla condivisione del testo e annunciando una conferenza stampa per il pomeriggio di oggi proprio per fugare dubbi e polemiche strumentali.

Il sì di Marsilio a un cimitero per la sepoltura dei feti

Il testo, intanto, ha incassato l’appoggio del governatore Marco Marsilio. «Sono assolutamente favorevole alla proposta di legge regionale di Fratelli d’Italia di creare, in Abruzzo, un cimitero dei bimbi mai nati. Secondo me – ha spiegato il governatore – si tratta di un’opportunità per tante famiglie che vivono questa triste disavventura dell’aborto, che possono scegliere se trattare il feto come un rifiuto speciale buttato tra altri rifiuti o tumularlo all’interno di uno spazio riservato». «Credo – ha quindi aggiunto Marsilio – che sia una proposta rispettosa della libertà di ciascuno e della dignità umana. Non capisco, al contrario, l’aggressione che si sta facendo a una proposta che, credo, molti accoglierebbero volentieri. È difficile poi – ha concluso il presidente dell’Abruzzo – discutere con chi si barrica dietro l’idea che è normale che si butti un feto nel secchio rifiuti senza alternativa e senza pensarci sopra».

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