Cimitero dei bimbi mai nati, una legge di FdI: «I feti non vanno buttati nei rifiuti»

20 Feb 2019 12:00 - di Luciana Delli Colli

A Roma ce n’è uno. Si chiama il “Giardino degli Angeli”, è al cimitero del Laurentino, fu voluto dalla giunta Alemanno. Lì possono trovare degna sepoltura i bambini mai nati, quelli che, per un motivo o per un altro, sono stati abortiti. Ma solo se i genitori ne fanno esplicita richiesta, altrimenti il feto viene “smaltito” come un rifiuto speciale ospedaliero. Il problema è che molti genitori non sanno di questa possibilità, rispetto alla quale esiste un deficit di comunicazione e, con ogni probabilità, una resistenza ideologica. Tempo fa ne diede plastica rappresentazione, per esempio, l’allora assessore laziale alla cultura, Lidia Ravera, che parlò dei bambini mai nati come «grumi di materia» e delle iniziative per realizzare cimiteri dedicati come di «crociate del superfluo». Ora una proposta di legge regionale di Fratelli d’Italia chiede al Lazio di sanare questa lacuna, rendendo obbligatoria la corretta informazione dei genitori, perché «seppur nel pieno rispetto della 194, nessuna mamma debba più vivere il dramma nel dramma di sapere suo figlio considerato come un rifiuto speciale», ha sottolineato la consigliera di FdI Chiara Colosimo, firmataria della pdl.

Una legge che può fare scuola in Italia

«In Italia un figlio mai nato è considerato un rifiuto speciale, per noi invece è una vita che si è spenta alla quale va riservata degna sepoltura con esequie. Cosa che oggi avviene solo se si fa richiesta d’inumazione alla Asl, procedura che non tutti conoscono», ha spiegato Colosimo, chiarendo che «per assicurare questo diritto ai tanti genitori che perdono il bambino prima che veda la luce, Fratelli d’Italia ha presentato pochi giorni fa una proposta di legge che colmi il vuoto legislativo del nostro e di tanti altri ordinamenti regionali e contribuisca a rendere la Regione Lazio una istituzione modello sul tema della custodia dei valori spirituali». E il testo approderà presto anche alla Camera, dove a presentarlo sarà il deputato di FdI, Luca De Carlo. «Accolgo l’appello di Chiara Colosimo e nei prossimi giorni presenterò una proposta di legge alla Camera per la sepoltura dei bambini mai nati. Il “cimitero degli Angeli” – ha sottolineato De Carlo – deve essere presente in tutto il territorio nazionale e non può essere discrezionale degli enti locali». «Il rispetto della vita non deve avere limiti: deve essere universale», ha concluso il deputato di FdI.

Mai più i feti come «rifiuti speciali»

Il testo della legge regionale denominato “Riconoscimento e tutela del diritto alla sepoltura dei bambini mai nati” istituisce l’obbligo di informazione per i genitori e regola la procedura di inumazione dei bambini mai nati rendendola obbligatoria per tutti i feti superiori ai 3 mesi, «perché – ha concluso Colosimo – seppur nel pieno rispetto della 194, nessuna mamma debba più vivere il dramma nel dramma di sapere suo figlio considerato come un rifiuto speciale».

 

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