G20, polemiche per Draghi beatificato. Crosetto: «Un successo per l’Italia, perché non dirlo?»

2 Nov 2021 17:43 - di Federica Parbuoni
draghi g20

Il G20 ha lasciato dietro di sé uno strascico di polemiche non solo collegate agli esiti, da molti, soprattutto all’estero, giudicati deludenti, ma anche per i toni talvolta grotteschi del coro unanime di apprezzamento per il lavoro svolto da Mario Draghi. Ne ha fatto le spese anche Matteo Salvini, finito bersagliato in rete per i «complimenti al presidente Draghi per la gestione del G20: con lui l’Italia – ha scritto il leader della Lega – ha ritrovato autorevolezza e prestigio internazionale». È stata poi La Verità a sottolineare come tra i media tradizionali più o meno tutti si siano «sdraiati per Draghi (nonostante il flop)».

L’effetto comico di quei commenti «sdraiati per Draghi»

Alcuni dei passaggi citati da La Verità suonano, in effetti, compiacenti più che benevoli, arrivando a sfiorare un effetto caricaturale, come quando si lodano la «professione di modestia e sincerità» con cui Draghi è riuscito a mettere tutti d’accordo, la «tattica dell’empatia» con cui ha blandito Putin e Xi Jiping e «evitato un fiasco finale» o  il mix di «romanticismo e capolavori» che ha «addolcito le vecchie ruggini» tra i leader mondiali. La Verità ha aumentato l’effetto un tantino da «confini della realtà», come lo ha definito, paragonando poi i titoli italiani a quelli internazionali, nei quali si legge che «i Paesi poveri preoccupati dai limitati progressi climatici del G20» (The Guardian) e si parla di «risultati modesti» (Washington Post).

Ma Crosetto rivendica il diritto all’orgoglio per la bella figura italiana

Ora, non c’è dubbio che le osservazioni de La Verità abbiano una loro solida base e, per altro, non siano affatto nuove al dibattito sul rapporto tra informazione e politica nell’era Draghi, che fin da subito ha manifestato una certa tendenza alla beatificazione. Di più, alla santificazione. In questo caso, però, un domanda sorge e a presentarla apertamente è stato uno che non ha mai manifestato pulsioni fideistiche nei confronti del premier. «Perché non essere orgogliosi del fatto che l’Italia abbia ottenuto una straordinaria crescita di standing, come Nazione, con il G20, anche grazie all’autorevolezza di Draghi? La capacità di discernere tra cose che non si condividono e cose giuste è il perno della democrazia», ha scritto su Twitter Guido Crosetto, mentre già domenica anche Giorgia Meloni si era detta «felice per il prestigio alla nostra Nazione per un G20 svoltosi senza incidenti o particolari problemi».

 

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